
Una situazione definita “gravissima” quella che riguarda la gestione dei rifiuti e della tassa Tari nel Comune di Augusta dal consigliere comunale di opposizione Ciccio La Ferla che ha presentato nei giorni scorsi una interrogazione.
Interrogazione indirizzata al sindaco, all’assessore al Bilancio, al presidente del Consiglio comunale, e per conoscenza anche alla Procura di Siracusa, chiedendo chiarimenti e azioni concrete contro l’evasione del tributo.
Secondo La Ferla, almeno il 40% della popolazione non pagherebbe la Tari, con una stima che coinvolgerebbe “una famiglia su tre”, che risulterebbe di fatto evasore totale o parziale.
Il danno non è solo economico: lo scenario urbano ne risente pesantemente, con discariche abusive diffuse in tutto il territorio comunale, nonostante l’investimento in sistemi di videosorveglianza.
“Le telecamere installate con i soldi dei cittadini onesti non funzionano e non servono: le discariche sono mobili, le telecamere no”, scrive il consigliere nella nota allegata alla sua interrogazione.
Ma non è solo un problema di decoro urbano. La questione riguarda anche l’equità fiscale: “Pagare tutti per pagare di meno – continua La Ferla – è il principio che dovrebbe guidare ogni amministrazione responsabile.
E invece questa giunta non sembra voler affrontare il problema, probabilmente per timore di perdere consenso elettorale”.
La Ferla evidenzia che: solo il 33% dei rifiuti viene effettivamente differenziato, un risultato che collocherebbe, a suo dire, Augusta agli ultimi posti in Sicilia, davanti solo a Palermo.
Nell’interrogazione vengono poste cinque domande chiave:
Qual è l’ammontare stimato dell’evasione Tari negli ultimi cinque anni?
Quanti accertamenti sono stati effettuati e con quale percentuale di riscossione?
Sono stati utilizzati controlli incrociati con anagrafe, catasto e fornitori di servizi?
Quali strumenti tecnologici e organizzativi si intende adottare per combattere l’evasione?
È prevista una relazione periodica al Consiglio comunale sullo stato della riscossione?
Il consigliere chiede una risposta scritta e orale nella prima seduta utile del Consiglio, e dichiara di aver inviato l’interrogazione anche alla Procura per garantire massima trasparenza.
“Non si può ignorare un problema così grave per calcoli politici.
La giustizia sociale viene prima delle ambizioni personali”, conclude La Ferla.
Iscriviti al Canale WhatsApp di Webmarte TV in modo semplice e veloce.
Clicca qui per entrare nel canale e quindi premi il pulsante in alto a destra “Iscriviti”.
Non riceverai notifiche, ma potrai consultare i nostri articoli aggiornati quando vorrai.










