
Vittoria importante per il coordinamento Salvare Augusta per il Comune e per la cittadinanza tutta: con decreto numero 1375 del 1° ottobre, il Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti ha ufficialmente annullato l’autorizzazione rilasciata alla società Hub Cem Augusta Spa per la realizzazione di un impianto di stoccaggio di rifiuti speciali e pericolosi nel porto commerciale della città.
Il provvedimento del 12 giugno 2025 – ora revocato – consentiva la gestione di volumi significativi di materiali: 500.000 tonnellate l’anno di rifiuti non pericolosi; 3.525 tonnellate in stoccaggio simultaneo; 9.000 tonnellate l’anno di rifiuti pericolosi; 60 tonnellate in stoccaggio simultaneo.
Un progetto che aveva da subito sollevato preoccupazioni diffuse, sia per la vicinanza dell’impianto al centro urbano (circa 600 metri) sia per l’assenza di valutazioni ambientali obbligatorie, come la Valutazione di Incidenza Ambientale (VIncA) per l’area protetta delle Saline di Augusta, situata a meno di 300 metri.
A ciò si aggiungevano la mancanza dei pareri della Soprintendenza, di Arpa e dell’Asp, e la collocazione in un’area portuale ad alto traffico e rischio industriale, già messa a dura prova da precedenti incendi, come quello che colpì l’impianto Ecomac.
Il 30 luglio scorso, Salvare Augusta aveva formalizzato all’Assessorato regionale la richiesta di revoca in autotutela del provvedimento, sostenuta da una mobilitazione trasversale: ricorso al Tar da parte del Comune, interrogazioni parlamentari, interventi di partiti e movimenti, e un’ampia eco sulla stampa locale.
Il Comune di Augusta, con una propria istanza datata 4 agosto, aveva a sua volta chiesto l’annullamento del decreto, portando avanti le medesime motivazioni tecniche e procedurali.
Nel decreto di revoca, l’Assessorato regionale ammette che il procedimento istruttorio originario risultava carente, soprattutto per la mancata acquisizione della VIncA e del parere della Soprintendenza di Siracusa. Nonostante il provvedimento non affronti direttamente le questioni relative al rischio ambientale e alla sicurezza sollevate dal comitato, ne accoglie di fatto le motivazioni.
“Per Salvare Augusta si tratta di un primo importante successo: «Con il rispetto delle norme – affermano in una nota le associazioni che fanno parte del coordinamento – si compie un passo avanti verso una maggiore tutela della popolazione e dell’ambiente.
Ma bisogna restare vigili per evitare che altri insopportabili impatti ricadano sul nostro territorio».
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