
Sono stati completati nella sede dell’ex ospedale “G. Di Maria” di Avola, in piazza Francesco Crispi, i lavori della prima Casa della Comunità realizzata sul territorio della provincia di Siracusa.
Le Case di Comunità sono nuove strutture socio-sanitarie introdotte dal Pnrr per rafforzare l’assistenza territoriale, integrando le cure sanitarie e sociali, coordinando i servizi per i pazienti cronici e riducendo gli accessi impropri ai pronto soccorso.
Rappresentano i luoghi di accesso all’assistenza medica di base, servizi diagnostici, assistenza specialistica e servizi sociali.
Quella di Avola è la prima infrastruttura del genere in provincia di Siracusa, dove è attivo solo il progetto sperimentale della Casa della Comunità e dell’Ospedale di Comunità negli spazi esistenti del presidio ospedaliero G. Trigona di Noto.
L’intervento, nel vecchio ospedale di Avola, ha interessato una superficie di circa 920 mq al piano terra dell’edificio, con opere di ristrutturazione e rifunzionalizzazione per realizzare spazi moderni, sicuri ed efficienti.
Il direttore generale dell’ASP di Siracusa Alessandro Caltagirone ha espresso la sua soddisfazione per l’obiettivo raggiunto.
“Si tratta di un traguardo storico per la sanità locale grazie all’impegno dell’Ufficio Tecnico aziendale, del RUP e dell’impresa esecutrice dei lavori, la nuova struttura sarà un punto di riferimento per cure e servizi di prossimità, avvicinando l’assistenza sanitaria ai cittadini e rafforzando la rete di presidi territoriali.
Sono in corso gli accertamenti e le attività di collaudo che presumibilmente saranno completate entro 30 giorni circa, mentre sono state avviate le procedure per l’acquisto di arredi e attrezzature e per il reclutamento del personale così da programmare l’entrata in esercizio della struttura di Avola ancora prima della scadenza del 31 marzo 2026 prevista dal PNRR.
Confidiamo di poter dare presto notizia di ulteriori completamenti relativi alle altre 11 Case della Comunità attualmente in corso di esecuzione e ai quattro Ospedali di Comunità distribuiti sull’intero territorio provinciale, interventi fondamentali per ampliare l’offerta sanitaria e garantire strutture di prima cura, pilastri del potenziamento della sanità territoriale secondo i più recenti modelli e standard ministeriali”.
Il progetto complessivo, che punta ad alleggerire i Pronto soccorso, riservandoli ai casi più importanti, oltre quella di Avola, prevede due case di Comunità a Siracusa e una in ognuno dei seguenti comuni: Floridia, Palazzolo Acreide, Pachino, Rosolini, Augusta, Melilli, Lentini e Francofonte.
Il piano prevede inoltre la realizzazione di quattro Ospedali di Comunità, strutture intermedie tra l’ospedale e il domicilio del paziente, dove saranno accolte le persone con patologie croniche non gravi, in fase di riacutizzazione o che necessitano di assistenza infermieristica continuativa, ma che non richiedono un ricovero ospedaliero completo.
I quattro ospedali di comunità sono previsti a Siracusa, Noto, Pachino e Lentini,
Previste infine quattro Centrali Operative Territoriali, COT, a Siracusa, Noto, Augusta e Lentini, strutture che mettono in contatto ospedali, medici di base e servizi domiciliari, utilizzando anche piattaforme digitali e di telemedicina per monitorare i pazienti e ottimizzare gli interventi, assicurando cure più integrate e vicine al cittadino.
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