Con un comunicato, il Circolo del Partito Democratico di Avola denuncia l’imminente dissesto finanziario del Comune.
“Tanto tuonò che piovve.
E nel caso del Comune di Avola e delle responsabilità della famiglia Cannata l’antico proverbio ha trovato conferma.
Dopo quasi tre legislature consecutive, ovvero 13 anni, il Comune di Avola è arrivato al punto di non ritorno, evidenziando un dissesto finanziario, con annesso grave danno erariale, senza precedenti, che impone la tragica domanda di rito: chi paga?”
Il comunicato fa riferimento alla relazione della Sezione di controllo per la Regione Siciliana della Corte dei Conti, sul Piano di riequilibrio finanziario pluriennale e sugli obiettivi di riequilibrio raggiunti, approvata il 18 giugno scorso, con la quale si dispone il contraddittorio finale con l’Ente, che verrà convocato con ordinanza del Presidente della Sezione.
La relazione evidenzia una serie di criticità nella gestione finanziaria del Comune retto prima dall’attuale vicepresidente della Commissione Bilancio alla Camera, Luca Cannata, e ora dalla sorella Rossana.
Dopo avere ricordato i diversi passaggi e i fondi ottenuti dal Comune di questi anni, il Pd accusa di gestione fallimentare le ultime amministrazioni e chiede le dimissioni della sindaca.
“In sintesi, una gestione fallimentare quella dei fratelli Cannata, dinnanzi alla quale non si può che restare senza parole, salvo quelle di richiesta immediata di doverose dimissioni rispetto alla disastrosa situazione prodotta con la loro ultradecennale guida dell’amministrazione comunale”.
Oltre 100 milioni di euro di residui attivi, inscritti in bilancio, sarebbero considerati in parte inesigibili, e il fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE) sarebbe sotto stimato rispetto alla portata reale dei crediti valutati come inesigibili.
Questi alcuni passaggi della relazione della Corte dei Conti:
“l’Ente per l’esercizio 2023 è da considerarsi strutturalmente deficitario avendo sforato n. 4 parametri …
… l’Ente nell’esercizio 2022 non ha rispettato il parametro relativo all’incidenza degli incassi delle entrate proprie sulle previsioni definitive di parte corrente minore del 22% e il parametro relativo all’effettiva capacità di riscossione (riferito al totale delle entrate) minore del 47%”.
La Corte dei Conti conclude la propria relazione rimandando al contraddittorio con l’ente per chiarire le criticità rilevate.
“Si dispone il contraddittorio con l’ente e si rinvia, al conseguente esito, l’adozione della specifica pronuncia collegiale ai sensi dell’art. 243-quater, commi 6 e 7, del TUEL, circa il raggiungimento del riequilibrio finanziario al termine del periodo di durata del piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Avola, evidenziando i sopra riferiti fattori di criticità in quanto idonei a refluire sul suddetto giudizio e a inficiare l’attendibilità e l’effettività del raggiungimento di una non precaria condizione di equilibrio economico finanziario e di sana gestione di bilancio”.
Per il Pd la situazione è tale da rendere necessarie le dimissioni dell’attuale amministrazione, che comunque invita a un confronto.
“A causa di questa disastrosa situazione contabile del nostro Comune non possono che chiedersi le dimissioni immediate del sindaco Rossana Cannata, quale atto dovuto di dignitosa assunzione di responsabilità nei confronti della cittadinanza.
Sugli argomenti qui denunciati, la Segreteria del Partito Democratico dichiara la propria più ampia disponibilità a un immediato confronto pubblico, nelle sedi ritenute più opportune dall’amministrazione in carica. Restando in attesa”.
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