Nel suo intervento di ieri, a conclusione della festa regionale del Partito democratico alla Vecchia Dogana a Catania, la segretaria nazionale del Partito democratico Elly Schlein ha attaccato il governo regionale e chiesto le dimissioni di Schifani per andare al voto.
“Il presidente della Regione Schifani non è nelle condizioni politiche per segnare una discontinuità e un cambiamento rispetto al grave sistema di potere emerso nelle tante inchieste che purtroppo coinvolgono la Regione.
È per questo motivo che gli chiediamo di fare un passo indietro e lasciare respirare questa isola, che ha bisogno di cambiamento.
La partita col centrodestra è aperta e possiamo vincere, a Roma e anche qui.
Ma in Sicilia dobbiamo farci trovare pronti prima.”
La segretaria del Pd ha parlato delle inchieste che hanno coinvolto i vertici della Nuova Dc.
“Fanno emergere un sistema di potere che intacca i concorsi, la gestione dei manager della sanità, ma anche la distribuzione delle risorse al terzo settore.
In una regione come la Sicilia, il terzo settore avrebbe invece bisogno di criteri trasparenti per poter restare al fianco di quei siciliani che fanno più fatica.
Purtroppo quello che stiamo vedendo allontana ancora di più la fiducia dei cittadini nelle istituzioni”.
Quindi ha sottolineato i successi elettorali del partito negli ultimi anni.
“Siamo cresciuti del 5% dal 2022, abbiamo vinto in 24 capoluoghi su 38, strappato al centrodestra le uniche due regioni che hanno cambiato colore: Umbria e Sardegna. Siamo competitivi e la partita è aperta, anche in Sicilia”.
La segretaria ha infine elencato le priorità per la prossima campagna elettorale: scuola e ricerca, sanità, lavoro dignitoso, diritti e pace.
Con Elly Schlein sul palco della festa che è stata intitolata “Cambiamo la Sicilia”, l’ex ministro Giuseppe Provenzano e il segretario regionale Anthony Barbagallo, che hanno attaccato il governo Schifani.
Barbagallo ha rivendicato i risultati delle sua segreteria.
“Negli organismi che abbiamo rinnovato il 40% è fatto di gente nuova e il 20% da giovani, abbiamo organizzato 40 feste dell’Unità.
E siamo tornati a essere il baricentro del centrosinistra”.
Per Provenzano, Cuffaro non può diventare un capro espiatorio.
“La responsabilità è di Schifani che gli ha dato le chiavi della Regione.
Lui, Cuffaro e Sammartino gestiscono così questa Regione”.
In platea tanti amministratori locali e militanti, ma molti anche gli assenti.
Non si intravede infatti la risoluzione dello scontro interno al partito, tra l’area vicina al segretario regionale Barbagallo e quella che non ne riconosce la legittimità e chiede la ripetizione del Congresso.
Una vicenda che sta logorando il Pd siciliano e che sta avendo ricadute in molte province, tra cui Siracusa.
Un conflitto sul quale si attende da tempo l’intervento diretto della segretaria nazionale, che ieri ha però ancora una volta evitato di affrontare l’argomento, e ha spiegato la “partecipazione non piena” all’iniziativa di Catania con il numero di quelle organizzate dal Pd in Sicilia nel corso dell’anno.
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