
Se qualcosa di quello che ho detto fin qui dovesse risultare non vero, mi dimetterò da sindaco e da deputato regionale.
Così il sindaco di Melilli Giuseppe Carta, a conclusione del video trasmesso in diretta sulla sua pagina social, nel corso del quale, mostrando documenti, ha replicato alle accuse lanciate in un articolo de Il Fatto Quotidiano della settimana scorsa.
Secondo quanto riportato nell’articolo, un impianto Tmb, trattamento meccanico e biologico dei rifiuti, dovrebbe sorgere su un terreno che è di proprietà del cugino del sindaco e del fratello di un assessore comunale.
Si tratta di un progetto inserito nella programmazione regionale con i fondi di sviluppo e coesione 2021-2027, finanziato con 34 milioni di euro, e già approvato dalla giunta comunale nell’aprile 2024.
Nel video, che è possibile guardare integralmente dal link che riportiamo in fondo all’articolo, Carta ha mostrato una serie di documenti che dimostrano come ad oggi non sia stato comprato, né espropriato, alcun terreno per la realizzazione dell’impianto e come la giunta comunale si sia espressa unicamente sull’idoneità dei terreni individuati con un avviso pubblico per manifestazione di interesse.
Il sindaco di Melilli ha ricostruito i passaggi che hanno portato all’individuazione del territorio di Melilli per la realizzazione di uno dei 7 impianti previsti nel Piano regionale di Gestione dei rifiuti, adottato dal Commissario Straordinario Schifani a novembre del 2024.
Quindi Carta è entrato nel dettaglio dei passaggi amministrativi e dei passaggi della proprietà del terreno individuato, sottolineando come il suo parente, sarebbe il nipote, lo ha acquistato in un’asta giudiziaria ad un prezzo che sarebbe superiore a quello dell’eventuale acquisizione da parte del Comune.
Un passaggio del suo intervento il sindaco lo ha dedicato a quelle che ritiene le ragioni delle accuse lanciate nei riguardi suoi e della sua famiglia.
“Arriverà un momento che lascerete in pace la mia famiglia.
Tutto questo serve a dire ai melillesi, ai siracusani, agli italiani, nel momento in cui Melilli esprime la migliore parte di se stessa su Sky, con gli incontri di cielo e terra e pietra e tutta questa roba qui, ci voleva una botta negativa per la città.
Evidentemente qualche altra parte della provincia ne ha sofferto di questa nostra emancipazione culturale, di vedere gli stakeholders sul nostro territorio.
Colpire Medilli oggi vuol dire colpire Peppe Carta, colpire Peppe Carta vuol dire colpire Medilli, ma comunque spero e penso che i melillesi già l’abbiano capito da tanto tempo”.
In conclusione Carta ha annunciato un consiglio comunale aperto, previsto per la prossima settimana, in cui si discuterà della vicenda delle discariche nel territorio di Melilli.
“Quello che è successo negli ultimi anni, come ci siamo difesi e quando siamo stati soli a difenderci”.
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