
Tra liti e nuovi accordi, certo è che nel centrodestra siciliano non ci si annoia.
Mentre Fratelli d’Italia fa i conti con le inchieste della magistratura che coinvolgono il presidente dell’Ars Galvagno e l’assessore Amata, di cui si attendono gli sviluppi nei prossimi mesi, il partito della Presidente Meloni è stato messo nell’angolo dal presidente Schifani con la recente nomina di Salvatore Iacolino a dirigente generale del Dipartimento pianificazione strategica dell’Assessorato alla Salute.
Schifani ha confermato Iacolino nonostante il pressing di FdI che voleva il ritorno di Mario La Rocca alla guida del dipartimento forse più importante, motivando la scelta con un conflitto di interessi che non ha convinto molti.
Tanto meno FdI, al punto che, per protestare contro la scelta del presidente, venerdì scorso i tre assessori del partito hanno disertato la riunione della giunta di governo.
Sull’altro fronte della maggioranza, dopo l’accordo tra Schifani e Raffaele Lombardo che porterà di fatto all’ingresso di Mpa in Forza Italia, si celebrano ora le nozze, politiche s’intende, tra il vicepresidente del consiglio Salvini e l’ex presidente della regione Cuffaro.
Secondo quanto confermato dallo stesso Cuffaro, i due leader hanno stipulato, nel corso della Festa dell’Amicizia della Nuova Democrazia Cristiana che si è svolta nel fine settimana a Ribera, un “Patto per la Sicilia”, che prevede l’alleanza tra i due partiti alle elezioni del 2027.
“Sì, abbiamo chiuso un accordo: alle elezioni del 2027 correremo insieme. Siamo certi di poter fare un grande risultato”.
Il patto riguarda solo le elezioni politiche, alle quali Lega e Dc presenteranno liste unitarie.
Una sorta di gemellaggio tra i due partiti, che prevede però liste separate alle regionali.
Questione di opportunità, visto che il numero di seggi ai quali possono aspirare i due partiti alle elezioni regionali è maggiore con la presentazione di liste separate.
Alla festa di Ribera ieri il Commissario della Lega Claudio Durigon è arrivato assieme all’uomo forte del suo partito in Sicilia, il vicepresidente della regione Luca Sammartino, e all’assessore Mimmo Turano.
Per Sammartino, “è l’epilogo naturale di un lavoro che durava da anni”.
“Sono grato a Totò per la fiducia e certo che faremo grandi cose assieme”.
Durigon, intervenendo dal palco, ha parlato delle affinità tra la Lega siciliana e il partito di Cuffaro, lasciando intendere che non si tratta solo di un accordo elettorale.
“Diciamoci la verità: la Lega qui è fatta da persone che per anni hanno frequentato le segreterie della Dc: Sammartino, Turano e Figuccia sono stati democristiani.
Anche io vengo da una famiglia democristiana.
La Lega è molto cambiata, non è più la Lega Nord, ma è la Lega dei territori e della libertà. Il centro della Lega è la territorialità.
E qui in Sicilia, con la Dc di Cuffaro, vogliamo iniziare un percorso insieme, vogliamo vederlo crescere”.
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