
Dodici telefonini e un router sono stati ritrovati e sequestrati ieri all’ istituto Penitenziario di Cavadonna, a Siracusa dalla Polizia Penitenziaria.
In ausilio degli agenti è intervenuto anche il reparto cinofilo, i telefonini e il router si trovavano in due sezioni del reparto As, come segnala il segretario provinciale dell’Uspp, Nello Bongiovanni che sottolinea che “l’operazione messa a segno dimostra l’enorme abnegazione professionale del personale di Polizia penitenziaria in servizio nell’ istituto di Siracusa che dimostra forte motivazione e grande senso del dovere”.
Bongiovanni rivolge un plauso ai colleghi che hanno preso parte alla brillante operazione e al Dipartimento dell’ amministrazione penitenziaria rinnova la richiesta di interventi concreti come, ad esempio, la dotazione ai reparti di Polizia penitenziaria di adeguata strumentazione tecnologica di ultima generazione per contrastare l’indebito uso di telefoni cellulari o altra strumentazione elettronica da parte dei detenuti nei penitenziari italiani.
“È necessario un netto cambio di passo nelle attività di contrasto all’indebito possesso ed uso di telefoni cellulari e droga in carcere a tutela di coloro che in prima linea delle sezioni detentive rappresentano lo stato, ossia gli appartenenti alla Polizia penitenziaria. – aggiunge-
Ogni giorno la Polizia penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda l’illecita introduzione ed il possesso di telefoni cellulari nonché lo spaccio sempre più capillare e drammatico, considerato anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti”.
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