
Siracusa, consiglio comunale aperto sui reflui del porto grande di Siracusa. E’ stato convocato per un confronto sulla possibilità tecnica di impiegare Ias per la depurazione dei reflui civili di Siracusa, Floridia e Solarino quando si “staccheranno” le grandi industrie.
A settembre 2026, in ottemperanza anche alle prescrizioni della magistratura, le raffinerie si doteranno di loro impianti di depurazione. Questo determina un problema sulla sopravvivenza stessa della struttura di Priolo e dei suoi dipendenti.
Una delle prime soluzioni proposte è quella di collettare i reflui urbani di Siracusa, Floridia e Solarino. Per collettare Canalicchio ad Ias si potrebbe utilizzare una parte di conduttura già esistente mentre la restante parte richiederebbe un investimento di circa 1,5 milioni di euro.
La seconda ipotesi è quella dell’utilizzo di Ias, per un ulteriore trattamento dei reflui depurati dai nuovi tas delle industrie. Un affinamento aggiuntivo, senza dismettere collegamenti o doverne creare di nuovi, e recuperare e riutilizzare in agricoltura importanti metri cubi di acqua. I sindacati guarderebbero con favore ad una soluzione di questo tipo.
“Dal consiglio comunale aperto sul tema del convogliamento delle acque reflue dei comuni di Siracusa, Floridia e Solarino all’Impianto Biologico Consortile di Priolo Gargallo, gestito da IAS (Industria Acqua Siracusana), è emersa tutta la complessità della vicenda legata alla depurazione delle acque nella provincia di Siracusa e dei suoi risvolti sulla qualità delle acque depurate, di falda e marine, sul futuro del polo industriale e sull’occupazione lavorativa dei siracusani”. A dirlo sono Salvo La Delfa e Giovanna Megna di Europa Verde Siracusa. “Le questioni sono molteplici e sono venute fuori, quasi tutte, durante il consiglio comunale. È sicuramente emerso dagli interventi un forte ritardo da chi è chiamato, per il ruolo politico che riveste, a prendere le decisioni che queste vicende richiedono”.
Europa Verde Siracusa – AVS ritiene impellente l’eliminazione dello scarico delle acque depurate del depuratore di Canalicchio nel porto grande di Siracusa perché, anche quando i parametri ambientali sono a norma, le acque depurate danno vita a processi di eutrofizzazione, a causa della presenza di nutrienti (fosforo e azoto), causati principalmente dal bassissimo ricambio idrico del bacino.
“Il collettamento delle acque reflue dei comuni di Siracusa, Floridia e Solarino nell’Impianto Biologico di Priolo, sebbene realizzabile con costi non eccessivi – proseguono La Delfa e Megna – richiederebbe tempi lunghi, la dismissione del depuratore di Canalicchio (non è pensabile per motivi tecnici una doppia depurazione), esigerebbe una interlocuzione della società IAS con la società Aretusacque, e quindi con i partner privati Acea acque/Cogen, e potrebbe avere un riflesso non irrilevante sulle tasche dei cittadini dei comuni interessati, chiamati a dover sopperire ai costi incrementati nella gestione delle acque reflue”.
Europa Verde Siracusa – AVS ritiene, inoltre, necessario un intervento che eviti la depurazione delle acque in house da parte di ciascuna azienda del petrolchimico, rendendo in questo modo inutile la presenza dell’Impianto Biologico di Priolo (costruito proprio a servizio di queste stesse aziende) e complicando la gestione dei controlli previsti dalla normativa attuale.
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