
Siracusa, i manifestanti sono partiti dal camposcuola “Pippo Di Natale” per arrivare in piazza Archimede, davanti alla sede della Prefettura. Migliaia in strada.
In strada per la Palestina. Alla mobilitazione su scala nazionale indetta da Cgil e Usb hanno partecipato uomini e donne di tutte le età. In corteo anche tanti studenti. Sono stati intonati slogan contro il genocidio. Bandiere al vento, striscioni e cartelli in favore del popolo palestinese. Il corteo è partito dal camposcuola “Pippo Di Natale” e ha attraversato corso Gelone, via Catania, piazza Marconi, corso Umberto, piazza XXV Luglio e Corso Matteotti per poi arrivare davanti alla sede della Prefettura.
E’ stato un corteo lento e pacifico durante il quale i partecipanti hanno espresso solidarietà alla Global Somoud Flotilla, e alla popolazione della Striscia di Gaza. In prima fila il segretario generale della Cgil di Siracusa, Franco Nardi, insieme ai componenti del comitato siracusano per la Palestina. Presenti anche alcuni consiglieri comunali e il sindaco di Solarino Tiziano Spada. La folla ha attraversato le vie della città intonando lo slogan “Palestina libera”, in segno di vicinanza ai volontari a bordo delle imbarcazioni.
Ieri sera davanti all’ospedale “Umberto I” di Siracusa sono stati letti i nomi dei sanitari trucidati in Palestina. Il flash mob nazionale dal titolo “Luci sulla Palestina: 100 ospedali per Gaza” ha coinvolto contemporaneamente oltre 180 ospedali in tutta Italia, dove decine di migliaia di operatori sanitari si sono riunite per protestare contro quello che sta avvenendo a Gaza.
I partecipanti hanno acceso le torce per “illuminare simbolicamente la notte di Gaza”. Una staffetta lunga e commovente sottolineata dagli applausi dei presenti. “Come sanitari non possiamo rimanere a guardare mentre si compie un genocidio, è nostro dovere mobilitarci”, spiegano i promotori nazionali delle reti #DigiunoGaza e Sanitari per Gaza. La mobilitazione ha obiettivi precisi. “Chiediamo che il Governo, le Regioni, le nostre Aziende sanitarie e i Comuni agiscano subito, che adottino atti ed impegni formali contro il genocidio del popolo palestinese”
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