È in viaggio verso Siracusa la nave Ocean Viking, della Ong Sos Mediterranee che ieri è stata oggetto di un attacco a fuoco da parte della Guardia Costiera libica.
L’imbarcazione inizialmente avrebbe dovuto attraccare a Marina di Carrara, a 1.300 km di distanza dall’area di salvataggio, assegnato come porto sicuro dal Ministero dell’Interno.
La nave ha a bordo 87 naufraghi, tra cui diversi minori, salvati in due diverse operazioni di soccorso, tra la notte di sabato 23 e la mattina del 24 agosto.
“La nostra nave – raccontano i membri dell’equipaggio – era stata autorizzata dal centro di coordinamento italiano a interrompere la rotta verso il porto di sbarco assegnato e a cercare un’altra imbarcazione in difficoltà nelle acque internazionali.
Mentre i nostri team erano impegnati nella ricerca del caso di soccorso, la Ocean Viking è stata avvicinata dalla motovedetta libica, che ha illegalmente chiesto di lasciare la zona e dirigersi verso Nord.
L’informazione ci è stata fornita prima in inglese e poi in arabo.
Il nostro mediatore culturale – proseguono nel racconto – ha informato dal ponte che la Ocean Viking stava lasciando la zona.
Tuttavia, senza alcun preavviso o ultimatum due uomini a bordo della motovedetta hanno aperto il fuoco sulla nostra nave, iniziando un assalto durato almeno 20 minuti ininterrotti, direttamente contro di noi”.
Nonostante nessuna delle persone a bordo sia stata colpita dagli spari della motovedetta libica, molti sono in comprensibile stato di choc.
Il Presidente della Croce Rossa Italiana Rosario Valastro ha protestato per l’aggressione.
“Non è accettabile che operatori intervenuti per salvare 87 vite vengano attaccati a colpi d’arma da fuoco a seguito di un rescue.
La più sincera vicinanza all’equipaggio e alle persone migranti soccorse che, oltre allo svolgimento delle attività necessarie a far fronte al naufragio, hanno dovuto fare i conti con questo triste episodio che, ci auguriamo, non si ripeta mai più”.
Sos Mediterranée ha chiesto l’apertura di un’indagine approfondita e che i responsabili di questi atti che mettono a repentaglio la vita delle persone siano assicurati alla giustizia.
“la motovedetta 2 utilizzata dalla Guardia Costiera libica durante l’attacco era stata donata dall’Italia nel 2023 nell’ambito del programma dell’Unione Europea ‘Support to Integrated Border and Migration Management in Libya’ (Sostegno alla gestione integrata delle frontiere e della migrazione in Libia).
Nel luglio 2023, la Ocean Viking aveva subito un violento scontro quando una motovedetta simile aveva sparato vicino ai nostri gommoni durante un salvataggio.
Nonostante le nostre richieste pubbliche, non è stata aperta alcuna indagine”.
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