Dopo le voci dei giorni scorsi di un avvicinamento di Enzo Vinciullo a Grande Sicilia, arriva ora l’ufficialità con un comunicato nel quale il leader del nazionale del partito, Raffaele Lombardo, e quello in provincia di Siracusa Giuseppe Carta, salutano l’ingresso dell’ex deputato regionale ed ex coordinatore provinciale della Lega.
Vinciullo nelle settimane scorse era stato dato vicino alla Dc di Cuffaro ma, prima l’avvicinamento del partito scudocrociato alla Lega e poi la bufera giudiziaria che ha sconvolto i cuffariani avevano raffreddato i rapporti.
Ora arriva la conferma dell’adesione al partito autonomista dell’ex presidente della Commissione Bilancio all’ARS che, nonostante non ricopra incarichi istituzionali da un decennio, gode ancora di un discreto seguito in provincia.
Vinciullo è stato assessore comunale e vicesindaco a Siracusa nella giunta Visentin, e poi deputato regionale eletto nel Popolo delle Libertà nel 2008 e nel 2012, minore fortuna ebbe nelle elezioni successive quando non fu rieletto.
Nel 1998 fu sul punto di essere eletto al primo turno presidente della Provincia di Siracusa, candidato con Alleanza Nazionale ma non raggiunse il quorum per pochi decimali di punto, una manciata appena di voti, e fu poi sconfitto al ballottaggio dal suo avversario Bruno Marziano, del PdS.
Per il leader di Grande Sicilia, Raffaele Lombardo, si tratta un importante momento che rafforza il progetto di Grande Sicilia.
“È stato un incontro gradevole, ricco di riflessioni sul territorio, sulla socialità, sulla politica e su quel civismo che oggi caratterizza tanti piccoli comuni Enzo Vinciullo porta esperienza, metodo e credibilità.
È un innesto che rafforza il progetto e lo rende più solido in vista delle sfide future”.
Il sindaco di Melilli e presidente della Commissione Ambiente all’Ars Giuseppe Carta ha commentato da parte sua con entusiasmo il nuovo ingresso in Grande Sicilia.
“La sua esperienza rappresenta un valore aggiunto per Grande Sicilia, la sua storia politica, unita alla sua instancabile dedizione al lavoro, sono per noi da sempre gli elementi essenziali per costruire un progetto maturo e radicato nel territorio”.
Vinciullo, che nei giorni scorsi aveva chiarito di non avere ambizioni di ricoprire incarichi istituzionali, ha spiegato i motivi della sua scelta.
“Ho scelto Grande Sicilia perché credo nella volontà di costruire, formare, trasferire competenze e continuare un percorso politico che merita continuità.
Oggi più che mai serve responsabilità, visione e presenza nei territori”.
Per Grande Sicilia, il suo ingresso, insieme al seguito di amici e sostenitori che lo accompagna da anni, “contribuisce a rendere il partito un laboratorio politico sempre più riconoscibile e determinato, una scelta che guarda al futuro e che affonda le radici in un’esperienza autentica, costruita in decenni di lavoro istituzionale e impegno sociale”.
Il passaggio di Vinciullo a Grande Sicilia rappresenta probabilmente solo uno dei momenti di riaggregazione dell’area moderata del centrodestra, in subbuglio e alla ricerca di una configurazione che dia stabilità in vista delle elezioni regionali del 2027 quando per conquistare seggi a Sala d’Ercole le liste dovranno superare lo sbarramento non solo nelle singole province ma anche quello del 5% su base regionale.
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