
Il presidente Michelangelo Giansiracusa interviene nella polemica sollevata dalle accuse del senatore Pd Antonio Nicita, sui movimenti del personale in alcuni comuni della provincia che coinvolgerebbero il Libero Consorzio.
Queste le parole del senatore siracusano:
“Scambi di personale, mobilità intermittente, chiamate, distacchi, scorrimento di graduatorie con successivi trasferimenti, incarichi professionali tra comuni della nostra provincia, estesi ora al Libero Consorzio provinciale”.
Giansiracusa afferma di voler riportare il dibattito sul terreno del merito amministrativo, piuttosto che su quello delle insinuazioni politiche.
“Il Libero Consorzio Comunale di Siracusa – da anni in grave sofferenza per il dissesto finanziario e la drastica riduzione del personale – sta provando a ricostruire la propria capacità amministrativa nell’interesse esclusivo dei cittadini con gli strumenti previsti dalla legge.
Tra questi, l’unico istituto oggi consentito per rinforzare la struttura organica dell’Ente è quello dello scavalco condiviso, che permette a funzionari, pur appartenenti ad enti diversi (ad esempio Comuni e Provincia), di collaborare senza alcun vantaggio economico per i dipendenti e nell’ambito delle 36 ore contrattuali”.
Giansiracusa ricorda l’avviso esplorativo pubblicato qualche mese fa ed aperto a tutti i funzionari di tutti i comuni della Provincia di Siracusa e non solo, che ha consentito di acquisire nuove professionalità indispensabili per un Ente da anni in condizioni di paralisi organizzativa.
“Mi rincresce che il senatore Nicita abbia scelto di sollevare insinuazioni e sospetti generici senza indicare elementi o fatti verificabili.
Simili affermazioni alimentano sfiducia e discredito verso chi lavora quotidianamente – e gratuitamente – per restituire funzionalità a un Ente in condizioni di estrema difficoltà”.
Il presidente ricorda come la riforma che ha privato le Province della guida politica, generando vuoti di potere e inefficienze, sia nata proprio per iniziativa del Partito Democratico, che all’epoca si accodò all’onda populista.
“Quella scelta ha prodotto danni enormi e un evidente indebolimento degli enti intermedi, fondamentali per i Comuni e per i cittadini.
Oggi più che mai si registra una distanza siderale tra una parte della politica e gli enti locali, una lontananza quotidiana dalle difficoltà reali di sindaci e amministratori, che si trovano soli ad affrontare emergenze e responsabilità”.
Il presidente del Libero Consorzio sottolinea come ci sia bisogno di collaborazione istituzionale e di fatti concreti, non di polemiche strumentali, e ricorda che anche l’on. Spada, esponente del Partito Democratico, nella sua doppia veste di deputato regionale e sindaco, con un suo intervento nel corso dell’ultima seduta dell’Ars, ha sottolineato questa distanza.
“Mi spiace dover affermare che l’onorevole Nicita rappresenta plasticamente questa distanza e la evidente non conoscenza delle dinamiche amministrative locali”.
Giansiracusa invita quindi Nicita e la redazione de “La Civetta di Minerva”, che con una sua inchiesta ha sollecitato l’intervento del senatore, a un confronto pubblico aperto e trasparente sui temi del Libero Consorzio, “basato su atti, dati e provvedimenti amministrativi, non su illazioni o sospetti”.
“Un confronto che potrà essere anche moderato dai giornalisti della stessa testata, perché chi è trasparente non teme soggetti schierati”.
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