
“La città di Augusta e la Provincia di Siracusa hanno già subito le conseguenze di scelte politiche negative”.
Così in un comunicato, il segretario della federazione Piergiorgio Gerratana e la responsabile Ambiente, Territorio, Agricoltura nella segreteria provinciale PD Siracusa, Giusy Genovese, esprimono la ferma opposizione alla realizzazione di un nuovo impianto di gestione rifiuti nel porto di Augusta.
“Il Partito Democratico provinciale si oppone fermamente all’autorizzazione regionale data a Hub Cem Augusta S.p.A. per costruire un nuovo impianto di gestione rifiuti, situato in zona portuale, a soli 600 metri dal vicino al centro abitato e 300 metri dalle Saline di Augusta.
L’impianto prevede lo stoccaggio di migliaia di tonnellate di rifiuti, anche pericolosi, con evidenti rischi per salute ed ecosistema”.
La questione era stata sollevata da Legambiente nel corso dell’audizione nella seduta della Commissione Ambiente dell’Ars che si è svolta ad Augusta qualche settimana fa.
Il coordinamento di associazioni ambientaliste Salvare Augusta ha poi presentato la richiesta formale all’Assessorato Regionale Acqua e Rifiuti di revoca in autotutela del decreto con il quale, lo scorso 12 giugno, ha autorizzato la ditta Hub Cem Augusta spa a realizzare nel porto commerciale uno stoccaggio di rifiuti speciali e pericolosi. (leggi l’articolo)
Gerratana e Genovesi annunciano ora iniziative del Partito democratico per fermare la costruzione dell’impianto.
“Ci attiveremo, con i nostri parlamentari a tutti i livelli, per chiarire le procedure autorizzative che hanno portato il Sindaco Di Mare e la Regione Siciliana a consentire il progetto di Hub Cem Augusta e fermare la nuova discarica augustana che allontana ancora di più l’area industriale siracusana dalla necessaria conversione ecologica”.
Come sottolineato da Salvare Augusta, sul progetto mancano i pareri di ASP 8 Siracusa, del Comune di Augusta e di ARPA Sicilia.
Nel decreto dell’Assessore regionale all’energia si legge il riferimento alla conclusione procedimento senza che gli enti abbiano espresso il proprio parere, e quindi ritenendo acquisito l’assenso
“Vista la nota prot. n. 3866 del 30.01.2025, con la quale lo scrivente ufficio ha comunicato la conclusione con esito positivo dei lavori della conferenza dei servizi e del relativo procedimento istruttorio e che, infruttuosamente trascorsa l’ulteriore finestra temporale concessa, ai sensi dell’art. 14ter, comma 7, della legge n. 241/1990 e ss.mm.ii, viene acquisito l’assenso di ARPA Sicilia, ASP 8 di Siracusa – SIAV, Dipartimento Ambiente e Comune di Augusta, omissive dell’espressione del parere finale”.
A questo proposito, nella richiesta di revoca del provvedimento, gli ambientalisti sottolineano come “l’operatività dell’istituto del silenzio-assenso è categoricamente esclusa per tutti gli “atti e procedimenti riguardanti l’ambiente, la tutela dal rischio idrogeologico, la salute e la pubblica incolumità, ai casi in cui la normativa dell’Unione europea impone l’adozione di provvedimenti amministrativi espressi, ai casi in cui la legge qualifica il silenzio dell’amministrazione come rigetto dell’istanza.” (art. 29 comma 2 L.R. 19/2019)”.
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