
C’è l’ex assessore comunale alla Cultura Fabio Granata tra i stette indagati nell’ambito dell’inchiesta che coinvolge otto società riconducibili al gruppo Onda, che opera nella distribuzione dell’anergia elettrica in Sicilia e Sardegna.
Nei loro riguardi il Gip del Tribunale di Siracusa ha disposto il sequestro preventivo di oltre 5,6 milioni di euro.
L’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dal Pm Salvatore Grillo e dal procuratore capo Sabrina Gambino riguarda “una pluralità di reati fallimentari, tributari e contro il patrimonio, reiterati con sistematicità tale da denotare l’esistenza di una vera e propria associazione per delinquere”.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di autoriciclaggio, bancarotta, reati fiscali e associazione a delinquere per la commissione di truffe, incluse quelle in danno di enti pubblici, oltre a omesso versamento di Iva e accise e bancarotte fraudolente distrattive.
L’indagine ruota attorno alle attività di Luigi Martines, cognato di Granata, che avrebbe assunto il ruolo “di capo, in quanto, tra l’altro amministratore di diritto o di fatto di tutte le società del gruppo operanti sia in Italia (la Onda s.r.l., la Sinergia R & S s.r.l., la Euro Lucas s.r.l., la Lucas Engine s.r.l., la Lucas L s.r.l.) che all’estero (quali la Eurospark Ltd di Malta)”.
Secondo il Gip, Granata avrebbe avuto una posizione “assai sfumata, eppure ben presente in quelli che rappresentano alcuni dei momenti cruciali e prodromici alla realizzazione di quella struttura associativa che avrebbe consentito al Martines, per il tramite dei prestanome, di attuare il programma criminoso”.
Granata avrebbe avuto il ruolo di “finanziatore occulto e di reclutatore di prestanome”, contribuendo con un finanziamento di 800mila euro alle attività di Martines e svolgendo attività che avrebbero trovato riscontro in intercettazioni telefoniche della Guardia di Finanza.
Granata è una figura di primo piano della politica siracusana, dove ha militato nel Msi, poi in An e nel Popolo delle Libertà.
Nella sua lunga attività, è stato deputato alla Camera ed ha ricoperto importanti incarichi di livello regionale, tra cui quelli di L’ex vicepresidente della Regione nella Giunta Cuffaro, e di vicepresidente della Commissione parlamentare regionale antimafia.
È stato assessore regionale ai Beni culturali e Pubblica istruzione fino al 2004 e poi, fino al 2006, assessore al Turismo, Sport e Trasporti.
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