
Terza giornata di donazione sangue e plasma dedicata alle vittime della mafia e al giudice Rosario Livatino, memoria e impegno civile.
Si è svolta ieri una giornata speciale di donazione di sangue e plasma organizzata da Avis comunale Siracusa per commemorare la figura del beato giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia nel 1990, testimone autentico di legalità, servizio e giustizia.
Un’iniziativa sentita e partecipata, che ha trasformato la memoria in azione concreta, con il contributo di oltre 20 donatori che si sono recati nell’ unità di raccolta richiamando l’alto valore civico della donazione volontaria, gratuita e anonima, come gesto di impegno verso il prossimo.
Durante la giornata sono intervenuti Andrea Palmieri, procuratore aggiunto che ha ricordato il valore profondo del sacrificio del giudice Livatino sottolineando come il suo esempio continui a parlare alle nuove generazioni attraverso i valori della giustizia silenziosa e coerente.
Fra Daniele, in rappresentanza dell’arcivescovo monsignor Lo Manto, ha evidenziato come il dono del sangue sia un atto di amore autentico e disinteressato, coerente con la testimonianza cristiana del giudice Livatino, beatificato nel 2021.
Dario Genovese, direttore del servizio di Medicina Trasfusionale dell’Asp di Siracusa, ha sottolineato l’importanza sanitaria e sociale della donazione, ricordando quanto ogni sacca raccolta possa salvare vite, e contribuire a garantire l’autosufficienza del sistema sanitario.
Particolarmente significativa è stata anche la presenza compatta delle forze dell’ ordine, Capitaneria di porto, Carabinieri e Polizia, testimoniando con la loro presenza il valore simbolico e civico dell’evento.
Hanno aderito con entusiasmo anche numerose associazioni del territorio, tra cui: Avo, Ail, Admo, Donatori nati, Lionss club e Fasted, unite nel sostenere la cultura del dono come espressione concreta di legalità, solidarietà e rispetto della vita.
“In ricordo del giudice Livatino, “il giudice ragazzino”, oggi beato questa giornata ha voluto lanciare un messaggio chiaro: servizio, coraggio, giustizia e responsabilità non sono parole astratte, ma si traducono in azioni quotidiane, come quella di “donare il sangue”, un gesto semplice che può salvare vite” – concludono gli organizzatori che esprimono gratitudine a tutti i partecipanti, le istituzioni, le forze dell’ordine e le associazioni per aver reso possibile la giornata di “memoria attiva e testimonianza civile”.
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