
Il Festival Lirico dei Teatri di Pietra si prepara a regalare un’esperienza unica, portando il capolavoro verdiano “Aida” nelle suggestive cavee millenarie della Sicilia, tra storia, arte e innovazione sociale.
Tre teatri antichi – Siracusa, Tindari e Taormina – ospiteranno dal 24 al 29 luglio questa grande produzione, che unisce archeologia e musica in un contesto senza tempo, tra colonne antiche, paesaggi mozzafiato e tramonti infuocati.
Ma ciò che rende questa edizione davvero storica è la sua natura rivoluzionaria: per la prima volta al mondo, “Aida” sarà rappresentata nella sua edizione critica, curata dal rinomato musicologo Anselm Gerhard, che ha ricostruito l’opera così come Verdi l’aveva concepita, includendo anche una scena inedita dell’Atto III.
Un lavoro filologico di altissimo valore che restituisce all’opera tutta la sua autenticità originale.
L’evento si distingue anche per un forte impegno sociale: a Taormina, la rappresentazione sarà tradotta in Lingua dei Segni Italiana (LIS), promuovendo l’accessibilità e l’inclusione, grazie alla collaborazione tra il Coro Lirico Siciliano e l’associazione “Sicilia, turismo per Tutti”. L’obiettivo è abbattere le barriere sensoriali e rendere la lirica un patrimonio accessibile a tutti, in un percorso di apertura e condivisione.
Il cast internazionale, diretto dal maestro Filippo Arlia, vede interpreti di grande calibro come Pumeza Matshikiza, soprano sudafricano di fama europea, e Walter Fraccaro, tenore verdiano di lunga esperienza.
Scene e costumi, firmati da Domenico Franchi, evocano un Oriente arcaico e solenne, in perfetta armonia con la dimensione mitica dell’opera e con gli ambienti archeologici che la ospitano.
Un allestimento imponente, con oltre 300 persone tra artisti, tecnici e creativi, promette un’esperienza epica e coinvolgente, capace di valorizzare gli spazi archeologici come ambienti teatrali pulsanti di vita e significato.
Il “Teatro di Pietra” diventa così il palcoscenico ideale per un “Aida” che unisce musica, storia e innovazione sociale, portando il pubblico in un viaggio tra mito e realtà, tra passato e presente, tra emozioni profonde e bellezza senza tempo.
Un appuntamento imperdibile per gli amanti della lirica e dell’archeologia, che conferma il ruolo dei Teatri di Pietra come simbolo di cultura, inclusione e grande spettacolo.
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