
Il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, ha respinto la richiesta di archiviazione del procedimento relativo alla querela presentata da Aldo Raina contro il sindaco di Augusta Giuseppe Di Mare e il presidente del Consiglio comunale Marco Stella.
Il Pm aveva chiesto l’archiviazione, ma il Gip ha riconosciuto le ragioni presentate dal legale di Raina, in qualità di persona offesa, e ha ritenuto formalmente ammissibile la richiesta della prosecuzione delle indagini, indicando l’oggetto delle investigazioni suppletive.
Di Mare e Stella, indagati per il reato di calunnia, dovranno presentarsi all’udienza in camera di consiglio fissata per il 20 gennaio, presso l’aula delle udienze del Gip del Tribunale di Siracusa,
Raina, aveva sporto querela contro i due esponenti politici dopo che a settembre dello scorso anno era stato assolto dal Giudice Monocratico del Tribunale di Siracusa, perché il fatto non sussiste, dall’accusa di aver aggredito e minacciato il sindaco.
“È un segnale importante di fiducia nella giustizia e nel diritto alla verità.
Da parte mia c’è pieno rispetto per le istituzioni e fiducia nel lavoro dei magistrati.
Dopo anni di battaglie e di sofferenza, la trasparenza resta l’unico modo per restituire dignità ai cittadini.”
I fatti risalgono al 26 ottobre del 2022, quando tra i due era nato un alterco dopo che il sindaco aveva richiamato Raina, che aveva conferito alcuni rifiuti in modo inappropriato.
Il sindaco Di Mare si trovava all’interno di un noto bar del centro della città quando notava che Raina, dopo avere parcheggiato la propria auto, prelevava dal cofano “due sacchi utilizzati per l’edilizia, contenente materiale edilizio di risulta” e li gettava in uno dei cassonetti per i rifiuti presenti nel marciapiede di fronte all’esercizio commerciale.
A quel punto Di Mare era intervenuto per contestare a Raina il comportamento scorretto, e lo aveva invitato a riprendere i rifiuti “per andare a collocarli nei luoghi previsti per lo smaltimento per quel tipo di rifiuto”.
Ne era seguita una accesa discussione, alla presenza di numerosi testimoni, nel corso della quale Raina avrebbe rivolto al sindaco la frase “sei uno sporco fascista, ti faccio vedere io”, e lo avrebbe afferrato per il braccio destro con violenza verso di sé, come se volesse aggredirlo.
Nel pomeriggio il sindaco si era recato al Pronto soccorso dell’ospedale Muscatello di Augusta, dove aveva riferito ai sanitari di essere stato aggredito da una persona che conosceva e di avere ricevuto “un pugno” alla spalla destra, e per questo era dolorante.
I sanitari, dopo averlo visitato, lo avevano dimesso con una prognosi di cinque giorni.
A poche ore dall’episodio, con un post sul suo profilo facebook, il sindaco aveva accusato l’aggressore di “predicare bene e razzolare male”, definendolo uno dei “dispensatori di medaglie” che “ha travalicato i confini delle buone maniere, spingendosi oltre i limiti, passando dalle parole sui social alle minacce verbali e all’aggressione fisica”.
Immediata era arrivata la solidarietà di tutto il mondo politico e della società civile, e di numerosi cittadini.
Nel corso delle indagini, svolte dagli agenti del Commissariato di Polizia, grazie all’acquisizione dei filmati registrati dal sistema di videosorveglianza del locale in cui era avvenuto lo scontro, era stato accertato che, nel corso dell’animata discussione, Raina aveva afferrato per il braccio Di Mare che si era divincolato.
Dopo la discussione, Di Mare era ritornato al suo tavolo, all’interno del locale, dal quale si era allontanato dopo circa un quarto d’ora.
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