
Resta acceso il dibattito sulla vicenda relativa all’incendio verificatosi alla Ecomac. Ad intervenire ora è un altro consigliere di opposizione, Ciccio La Ferla per chiarire alcuni concetti che ritiene fondamentali di rispetto della cittadinanza e di sicurezza e prevenzione.
Siamo in presenza di un disastro ambientale che ha interessato il nostro cielo.
Una nube di fumo nero dovuto alla combustione di plastiche cartoni etc sta creando seri problemi di respirazione alla popolazione del siracusano non ultima Augusta.
Nessuno può minimizzare il problema la diossina prodotta è letale quindi ogni tentativo di nascondere gli effetti è in malafede.
La gente è seriamente preoccupata per le loro famiglie – sottolinea il consigliere di minoranza – c’è poco da deridere il cittadino che vuole conoscere la verità.
Siamo in un territorio dove giovani muoiono di cancro e la politica sta a guardare”.
Secondo il consigliere La Ferla: “le industrie del petrolchimico dovrebbero essere monitorate seriamente senza scendere a compromessi per un pozzo di acqua o una aiuola.
La vita umana vale molto di più.
La situazione è sfuggita di mano l’Amministrazione di Augusta ha già autorizzato nella rada un deposito di Gnl gas altamente esplosivo dimenticando che siamo in un’area ad altissimo rischio sismico industriale ambientale.
Non contenta ha autorizzato un deposito di rifiuti speciali pericolosi in prossimità dei serbatoi di kerosene.
Un incendio può essere fatale.
Io comprendo tutte le necessità imprenditoriali- aggiunge – ma gli interventi vanno pianificati e programmati studiando anche e soprattutto gli effetti sull’ambiente e sulla popolazione”.
Il consigliere comunale chiede che si faccia chiarezza sull’incendio della Ecomac che si comprendano eventuali responsabilità della politica e di chi rilascia autorizzazioni.
“La persone di Augusta coinvolte nella vicenda vogliono conoscere senza essere definiti “sciacalli” non stiamo giocando a monopoli qui si parla di salute pubblica.
Chi non è capace di gestire l’emergenza – conclude – si dimetta.
Abbiamo anche chiesto un Consiglio comunale sulla vicenda”.
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