Il Dipartimento regionale Urbanistica (Dru) dell’Assessorato Territorio e Ambiente ha chiesto al Comune di Augusta un ulteriore rapporto sulle criticità urbanistiche sollevate dal coordinamento “Salvare Augusta”.
La richiesta, formalizzata con protocollo 5122 del 28 marzo 2025, arriva a seguito delle numerose segnalazioni inviate dal gruppo ambientalista, che da anni denuncia presunte irregolarità e carenze nella pianificazione urbanistica della città.
Il Dru ha chiesto una relazione dettagliata su fatti e rilievi indicati da “Salvare Augusta”, con l’obiettivo di valutare la fondatezza delle criticità evidenziate e verificarne la coerenza con la normativa vigente in materia di tutela ambientale e pianificazione del territorio.
Dal 2019, prima come singole associazioni e poi – dal 2022 – come coordinamento, “Salvare Augusta” ha messo in luce numerosi problemi riguardanti piani di lottizzazione, condoni edilizi, carenze nella pianificazione costiera e l’assenza di strumenti essenziali come il Piano urbanistico commerciale (Puc). Tra i casi più eclatanti segnalati vi sono il piano di lottizzazione Pozzillo-Faffaianni a Brucoli e il Pdl Cannatello a Costa Saracena, entrambi destinati ad accogliere grandi strutture turistiche, ma – secondo quanto dichiarato – privi delle necessarie valutazioni ambientali strategiche (Vas).
Nel mirino anche alcuni insediamenti commerciali, come quello di Lidl Italia in contrada Pezzagrande e un capannone in contrada Balate, entrambi approvati – secondo il coordinamento – in assenza del Puc e con dubbi sulla legittimità delle procedure, soprattutto per quanto riguarda le fasce di rispetto cimiteriali.
Una prima svolta è arrivata lo scorso 16 aprile, quando la Giunta comunale ha approvato la delibera 136, con cui viene adottata una moratoria temporanea di 12 mesi per l’approvazione di nuovi piani di lottizzazione e Piano urbanistico generale (Pug).
Il provvedimento – si legge nel documento – si fonda su “numerosi profili di rischio urbanistico, ambientale, giuridico e finanziario” legati all’approvazione di progetti incoerenti con la futura pianificazione del territorio.
“Salvare Augusta” accoglie con favore questa decisione, che chiede da oltre tre anni, e sottolinea come si tratti di una misura “elementare e doverosa” per proteggere il territorio da scelte urbanistiche potenzialmente dannose.
Il coordinamento auspica ora che, se il ritardo nell’adozione di queste misure ha prodotto danni ambientali, i responsabili vengano chiamati a risponderne.
Infine, l’associazione chiede che analoghe misure di salvaguardia vengano estese anche agli insediamenti commerciali, per evitare che nuove autorizzazioni possano compromettere la futura pianificazione prevista dal Piano urbanistico commerciale, attualmente ancora mancante.
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