
Musica e poesia. E un appello, forte, alla pietà per i bambini palestinesi che ancora continuano a morire a Gaza.
Questo il concerto di ieri sera, in piazza Castello, ai Giardini pubblici, di Morgan, all’anagrafe Marco Castoldi, che si è esibito in occasione della tre giorni del premio internazionale di poesia “Il federiciano” promosso da Aletti editore, che si conclude oggi, inserito nel cartellone “Augusta d’estate 2025” promosso dall’amministrazione comunale.
Nel pomeriggio il cantautore milanese, ospite d’eccezione della città megarese, aveva partecipato alla scopertura al “Largo dei poeti federiciani” della stele contenente i versi del suo brano “Altrove”, e aveva colto l’occasione per affrontare la questione della drammatica condizione dei bambini uccisi in Palestina, appellandosi direttamente alla premier Giorgia Meloni perché possa contribuire a portare la pace in Medio oriente ed evitare che i soldi degli italiani, che dovrebbero “andare nelle scuole, per i mezzi pubblici, per le pensioni vengano spesi in armi per uccidere bambini”.
Tema poi ripreso qualche ora dopo dal palco serale dello spettacolo, che ha dato spazio non solo alla melodia, ma anche alla riflessione più profonda e, appunto, alla poesia.
A partire dai versi di Aldo Palazzeschi e della sua “Una casina di cristallo” al V canto dell’Inferno della Divina commedia, che ha recitato a memoria, sulla nota e tragica storia d’amore di Paolo e Francesca da Rimini, per i quali “galeotto fu il libro” di Lancillotto e Ginevra.
“Dante ha pietà quando vede queste persone condannate, ma non vi fanno pietà questi bambini?
Cosa bisogna chiedere a Israele? Pietà. Si stanno facendo ai bambini cose non tollerabili, li stanno uccidendo.
Questa è una cosa che non può neanche essere pensata” – ha tuonato ricordando che la pietà che dobbiamo avere, e che ci deve spingere da dire “no” di fronte alle torture, è la stessa che ha provato la Madre di Cristo vedendo suo figlio in croce.
Sentimento tradotto poi, in musica, da un’intensa e commovente Ave maria di Schubert suonata al pianoforte, come tutti gli altri brani di altri autori che ha eseguito.
Da Povera Patria del maestro Franco Battiato, a Il mio mondo e Il nostro concerto di Umberto Bindi, a Canzone per te di Sergio Endrigo, ad Altre forme di vita dei Bluvertigo di cui è stato cofondatore.
Fino a Le brutte intenzioni, brano balzato agli onori della cronaca a Sanremo 2020 quando Morgan modificò il testo di “Sincero”, canzone con cui era in gara con Bugo, che portò quest’ultimo ad abbandonare improvvisamente il palco causando la loro squalifica dalla kermesse canora.
“Dovevo liberare il palco e la cosa che mi è venuta in mente è fare finta di cercare Bugo, ma io non lo stavo cercando”- ha detto l’artista milanese che per tutto il concerto ha dialogato con il pubblico concludendo poi con l’esecuzione di “Altrove” il cui testo è riportato nella stele poetica a lui dedicata.
In apertura di concerto è salito sul palco l’assessore alla Cultura Pino Carrabino che ha sottolineato il piacere di ospitare tantissimi poeti da tutta Italia in questo appuntamento culturale che ha “recuperato il senso dello stare insieme del nome del nostro fondatore Federico II di Svevia”. Insieme a lui anche e Giuseppe Aletti, dell’omonima casa editrice che promuove il premio da 17 anni che ha ricordato e caratteristiche dell’iniziativa culturale.
Iscriviti al Canale WhatsApp di Webmarte TV in modo semplice e veloce.
Clicca qui per entrare nel canale e quindi premi il pulsante in alto a destra “Iscriviti”.
Non riceverai notifiche, ma potrai consultare i nostri articoli aggiornati quando vorrai.










