Anche oggi, a mezzogiorno in punto, saranno in molti ad Augusta a lanciare secchiate d’acqua dai balconi o dall’uscio della propria abitazione.
È il rito che, tra fede e tradizione, si rinnova ogni anno a mezzogiorno della vigilia di Ferragosto quando, lo ricordiamo, il calendario della Chiesa Cattolica celebra la festività della Madonna Assunta.
Preceduto dal suono delle campane delle chiese della città, il lancio dell’acqua è accompagnato da preghiere o frasi dedicate al ricordo dei defunti, dei quali si vuole contribuire a ‘lavare’ l’anima dai peccati, dando loro un po’ di ristoro.
“Pararisu arrifriscu”, “arrisfriscamuci l’anima e motticeddi”, sono alcune delle frasi più comuni.
Quella del lancio dell’acqua è una tradizione le cui origini risalgono a parecchi secoli fa, qualcuno sostiene addirittura si tratti di rito millenario, che vuole in qualche modo sottolineare il costante contatto con l’aldilà, la persistente relazione tra i vivi e i defunti.
Questo rito, ancora molto partecipato, ha in qualche caso coinvolto turisti inconsapevoli, o inconsapevoli frequentatori occasionale della città che, non conoscendo la tradizione si sono trovati inzuppati per quello che può essere scambiato per un inspiegabile ‘gavettone’.
Quindi a mezzogiorno occhio alla ‘pioggia artificiale’ tradizionale augustana e un pensiero ai defunti che non fa male.
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