
“Un’Asp inefficiente in un territorio ad alto rischio ambientale è un pericolo per tutti”.
L’accusa arriva dal deputato nazionale Luca Cannata (Fratelli d’Italia), che chiede un’indagine ispettiva urgente sull’Asp di Siracusa, dopo quanto avvenuto in seguito all’incendio del 5 luglio scorso all’impianto Ecomac di Augusta.
Ma l’azienda sanitaria respinge al mittente ogni addebito e, attraverso il suo direttore generale Alessandro Caltagirone, parla di “accuse infondate basate su informazioni parziali”, rivendicando “tempestività, rigore e trasparenza”.
Cannata, vicepresidente della commissione Bilancio alla Camera, non usa mezzi termini: “Viviamo in una delle aree industriali più complesse d’Europa.
Qui, la salute pubblica deve essere tutelata da istituzioni all’altezza.
Invece l’Asp ha mancato proprio nei momenti più delicati”.
Nel mirino del parlamentare c’è la gestione post-incendio Ecomac: “Nonostante le rilevazioni di Arpa Sicilia su livelli allarmanti di diossine, furani e IPA, l’Asp non ha fornito comunicazioni tempestive, né attivato protocolli sanitari strutturati.
Si è creata una zona grigia che ha lasciato cittadini e amministratori senza risposte”.
Secondo Cannata, l’Azienda sanitaria provinciale avrebbe dimostrato “una carenza di preparazione e coordinamento che, in caso di incidenti su larga scala, può avere conseguenze gravissime”.
Da qui la richiesta formale di una verifica ispettiva inviata a Regione, ministero della Salute e assessorato regionale.
Secca la risposta dell’Asp di Siracusa, che in un comunicato firmato dal direttore Caltagirone sottolinea come “l’intera emergenza sia stata affrontata in coordinamento con Prefettura, Arpa, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine e sindaci dei Comuni interessati”.
Tre le fasi operative dettagliate: nella prima (5–11 luglio) è stata attivata la rete di sorveglianza clinica e inviate le prime raccomandazioni; nella seconda (14–31 luglio), avviata la mappatura delle aree coinvolte e il monitoraggio sui lavoratori esposti; nella terza (agosto–settembre), sono partiti i sopralluoghi in allevamenti e impianti di trattamento rifiuti, con ispezioni congiunte con Spresal, Arpa, Vigili del Fuoco e Polizia Ambientale.
“È stato fatto tutto il possibile e in piena trasparenza – insiste Caltagirone – le dichiarazioni dell’on. Cannata sono gravi, perché gettano discredito su un lavoro interistituzionale serio. In Prefettura, dove abbiamo operato insieme, eventuali falle sarebbero emerse subito”.
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