
Con una ordinanza dirigenziale di oggi 7 novembre 2025, il Comune di Augusta ha disposto la sospensione immediata dei lavori e l’obbligo di ripristino dello stato dei luoghi nell’area costiera del Granatello, dove la società 448 S.a.s. di Lo Giudice Angelo stava realizzando un punto di ormeggio per imbarcazioni da diporto.
Il provvedimento, firmato dal dirigente del VI Settore Massimo Sulano, fa seguito agli accertamenti della Soprintendenza del Mare e della Polizia Locale, che hanno rilevato opere eseguite in difformità dal progetto approvato e mancato rispetto delle prescrizioni vincolanti in materia di tutela archeologica e paesaggistica.
Secondo la ricostruzione comunale, la Soprintendenza del Mare aveva rilasciato nel 2015 un parere favorevole condizionato a una serie di indagini subacquee preventive, alla presenza di un archeologo durante i lavori e alla realizzazione di strutture leggere su pali, senza riporti di materiale o modifiche del fondale.
Tuttavia – come confermato con nota ufficiale del 6 novembre 2025 – nessuna di queste prescrizioni è stata rispettata dalla società concessionaria.
I sopralluoghi congiunti effettuati da Comune, Capitaneria di porto e Soprintendenza hanno inoltre documentato movimentazioni di terra e riporti di materiale inerte sulla battigia, interventi che hanno alterato la morfologia naturale della costa e comportato rischi per l’integrità paesaggistica e archeologica del sito.
Alla luce di tali violazioni, il Comune ha quindi ordinato l’interruzione di ogni attività di cantiere e imposto alla società la rimozione delle opere abusive e il ripristino dell’area entro 60 giorni, sotto la vigilanza della Soprintendenza del Mare.
L’eventuale inottemperanza sarà perseguita ai sensi del Codice penale e del Codice dei Beni culturali, con possibilità di esecuzione coattiva a spese dell’impresa.
L’ordinanza, pubblicata all’Albo Pretorio e notificata a tutte le autorità competenti – tra cui Capitaneria di porto, Genio civile e Regione Siciliana – potrà essere impugnata entro 60 giorni davanti al TAR di Catania o, in alternativa, con ricorso straordinario al presidente della Regione.
Con questa decisione, il Comune di Augusta ribadisce la volontà di tutelare il litorale del Granatello e di rafforzare la cooperazione con le Soprintendenze per garantire la corretta gestione del demanio marittimo e la salvaguardia dei beni archeologici sommersi.
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