
Dopo oltre quindici anni di promesse, il disegno di legge sui caregiver familiari presentato dalla ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli arriva come un primo riconoscimento formale, ma secondo l’associazione nazionale 20 Novembre 1989 onlus Ets non rappresenta il passo decisivo che le famiglie attendevano.
«Il testo non dà il giusto valore al ruolo insostituibile dei caregiver e rischia di lasciare senza adeguata tutela migliaia di famiglie italiane», denuncia Sebastiano Amenta, presidente dell’associazione, che esprime forti perplessità su diversi punti della proposta.
Le criticità della legge: «Una misura debole e discriminante»
Le principali criticità individuate dall’associazione riguardano: risorse economiche insufficienti
Lo stanziamento previsto, circa 207-257 milioni di euro, è giudicato inadeguato rispetto all’enorme platea coinvolta e al carico assistenziale che i caregiver sostengono ogni giorno.
Il contributo mensile di circa 400 euro, vincolato a criteri Isee e a un requisito minimo di 91 ore settimanali di assistenza, finisce per escludere molte situazioni gravose ma non riconosciute formalmente.
Il testo introduce una distinzione tra caregiver conviventi e non conviventi, considerata discriminatoria e non aderente alla realtà di molte famiglie, il cui impegno assistenziale va ben oltre la semplice convivenza.
La gestione affidata all’Inps rischia, secondo le associazione, di trasformare un diritto in un percorso ostacolato da lungaggini e procedure complicate.
Manca un piano strutturale di sostegno, formazione e riconoscimento previdenziale: il rischio è che il caregiver resti una figura marginale, invisibile, nonostante il suo ruolo centrale nel welfare del Paese.
L’appello dell’associazione: «Serve una riforma vera»
«I caregiver familiari sono il pilastro silenzioso del welfare italiano», sottolinea l’associazione.
«Garantiscono assistenza, dignità e inclusione alle persone con disabilità, supplendo spesso alle carenze dello Stato.
Meritano un riconoscimento pieno, non un sussidio parziale e condizionato».
Per questo il presidente dell’associazione nazionale 20 Novembre 1989 Onlus ETS ha chiesto un incontro ufficiale alla ministra Locatelli, con l’obiettivo di proporre correttivi e interventi concreti.
Tra le richieste: più risorse, eliminazione delle discriminazioni e l’introduzione di tutele previdenziali, sanitarie e sociali reali.
La testimonianza: «Spero di essere riconosciuta come caregiver, ma temo che morirò con questo desiderio»
A dare voce alla realtà quotidiana dei caregiver è la storia di Francesca Cunsolo, 56 anni, madre di Roberta Dimauro, 27 anni, affetta fin dalla nascita da gravi patologie che la rendono totalmente non autosufficiente.
Francesca si prende cura della figlia «24 ore su 24»: la imbocca, la lava, la cambia, la accompagna in bagno, la mette a letto.
«La nostra è una vita in simbiosi, come se vivessimo l’una dentro l’altra», racconta.
Roberta ha frequentato la scuola finché lo Stato lo ha permesso.
Poi, una volta raggiunta una certa età, è stata esclusa da percorsi formativi e assistenziali, lasciando tutto sulle spalle della famiglia.
Francesca è un’educatrice professionale.
Ha lavorato per dieci anni grazie al supporto del marito Massimo, oggi gravemente malato.
«Alla fine ho dovuto lasciare il lavoro per dedicarmi completamente a mia figlia», spiega.
La sua speranza rimane una sola: «Essere riconosciuta, prima o poi, come caregiver dallo Stato italiano. Ma temo che morirò con questo desiderio».
La voce di Francesca — e quella di migliaia di famiglie — mostra come il riconoscimento dei caregiver non sia una questione tecnica o burocratica, ma un tema di giustizia sociale e dignità umana.
L’associazione ribadisce: «È tempo che lo Stato compia un passo vero e coraggioso, mettendo finalmente al centro chi ogni giorno regge sulle proprie spalle il peso dell’assistenza e dell’amore».
Iscriviti al Canale WhatsApp di Webmarte TV in modo semplice e veloce.
Clicca qui per entrare nel canale e quindi premi il pulsante in alto a destra “Iscriviti”.
Non riceverai notifiche, ma potrai consultare i nostri articoli aggiornati quando vorrai











