
Un grave episodio si è verificato nel tardo pomeriggio di martedì all’interno della casa di reclusione di Augusta, dove un detenuto ha tentato di togliersi la vita mediante impiccagione.
L’uomo è stato trovato privo di sensi, ma grazie alla rapidità e alla prontezza del personale di Polizia penitenziaria è stato tratto in salvo.
L’allarme è scattato intorno alle 18,30 quando un operatore penitenziario ha notato la situazione critica e ha immediatamente dato l’allerta.
Gli agenti in servizio, sotto il coordinamento della sorveglianza generale, sono intervenuti senza esitazione, liberando il detenuto e avviando le manovre di rianimazione, tra cui il massaggio cardiaco, in attesa dell’arrivo del personale sanitario.
Grazie alla loro tempestività e alla competenza dimostrata, il detenuto è stato stabilizzato sul posto e successivamente trasferito in ospedale per le cure del caso.
Il Sindacato autonomo di Polizia penitenziaria ha voluto esprimere pubblicamente il proprio apprezzamento per l’operato degli agenti. «È un esempio concreto di professionalità, efficienza e umanità», ha dichiarato Salvatore Gagliani, segretario provinciale del Sappe.
Lo stesso Gagliani ha annunciato di aver chiesto al comandante del reparto, Guido Maiorana, di avanzare una proposta formale per il conferimento di un encomio al personale coinvolto.
L’episodio riaccende i riflettori sulle difficili condizioni in cui operano quotidianamente gli agenti penitenziari, spesso a corto di risorse e personale, ma sempre in prima linea per garantire la sicurezza e la tutela della vita dei detenuti.
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