
Da molti decenni sono uno dei simboli del paesaggio urbano per chi arriva a Catania da sud, un paesaggio che presto cambierà.
Parliamo dei 16 silos in calcestruzzo dell’altezza utile di ml 26 circa, con una capienza di mc 1.100 l’uno, per un totale di 17.600 metri cubi.
L’impianto è di proprietà della Silos Granari della Sicilia srl, società del Gruppo Casillo, e sono realizzati su un’area in concessione della superficie complessiva di 7.350 mq, all’interno della banchina 6 del Molo F. Crispi, con una lunghezza di carico di 150 metri.
La società proprietaria ha presentato all’AdSP del Mare della Sicilia orientale un progetto che prevede la demolizione senza ricostruzione di tutte le opere e i manufatti che insistono sull’area.
Oltre ai silos sono infatti presenti nell’area 7 celle intermedie con una capienza di mc 400 cadauno, le pensiline in ferro che circondano i silos e le celle, un magazzino e un’officina e altre opere.
Secondo la relazione tecnica allegata al progetto, le operazioni di demolizione dovrebbero concludersi in meno di quattro mesi, 112 giorni secondo il cronoprogramma.
Il progetto ricalca le operazioni già realizzate per la demolizione dei silos granari all’interno del Porto di Ancona e di quello di Barletta, di proprietà della stessa società, che possiede impianti analoghi anche nei porti di Altamura, Bari, Gravina e Pozzallo.
Con 48.500 tonnellate, quello di Catania è l’impianto con la maggiore capacità di stoccaggio.
L’AdSP ha indetto e convocato la Conferenza di Servizi istruttoria in forma semplificata modalità asincrona, fissando il termine perentorio del 16 dicembre prossimo, entro il quale le amministrazioni coinvolte, sotto gli aspetti di propria competenza, devono rendere i propri pareri.
Qualora la conferenza di servizi in modalità asincrona non dovesse risultare risolutiva, sarà convocata l’eventuale riunione in modalità sincrona, nei dieci giorni successivi.
La Silos Granari della Sicilia srl è una società nata nel 1960 nell’ambito del Gruppo Ferruzzi, uno dei più importanti gruppi industriali al mondo, specializzato inizialmente nella commercializzazione di materie prime agricole.
Gestisce degli stabilimenti tecnicamente attrezzati dotati di silos in cemento armato, silos metallici e magazzini piani per sbarco, imbarco, introduzione a mezzo camion, campionamento, conservazione e ritiro di granaglie, sfarinati e leguminose destinati all’esportazione e all’importazione.
La società fu coinvolta nelle operazioni del gruppo Ferruzzi che, sotto la guida di Raul Gardini, acquisì Montedison che successivamente si fuse con Eni per costituire il colosso Enimont, poi travolto dall’inchiesta Mani pulite, vicenda che portò al suicidio dello stesso Gardini e alla fine del Gruppo.
Nel 1997 la proprietà di Silos Granari della Sicilia srl passò a Italcementi, il colosso bergamasco cha ha acquisito il controllo della Calcestruzzi Spa.
Nel 2012, nell’ambito di una riorganizzazione logistica di Italcementi, la controllata Silos Granari della Sicilia, scorporata l’attività di stoccaggio cementizia, è stata ceduta alla Terminal Cereali srl, attuale proprietaria, società specializzata nello stoccaggio di granaglie sul territorio italiano, appartenente al Gruppo Casillo, oggi leader mondiale nell’acquisto, trasformazione e commercializzazione del grano.
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