I ragazzi della scuola primaria “Alessandro Manzoni – Danilo Dolci” di Priolo hanno incontrato nel plesso “Orazio Di Mauro”, agenti della Polizia di Stato, che hanno intrattenuto i ragazzi in una conversazione piacevole sulla legalità, per spiegare la missione della Polizia, donando loro il diario della legalità.
Ha introdotto il dirigente scolastico, Enzo Lonero, accompagnato dall’assessore alla Cultura, Rita Limer che ha spiegato come sia importante il rispetto delle regole e come si comportano gli uomini della sicurezza per sventare tutti i problemi, per far rispettare le leggi e per portare l’ordine nel nostro territorio.
Limer ha illustrato brevemente l’iniziativa ed ha elogiato l’idea, che mette in risalto il ruolo della Polizia a sostegno del benessere civile sociale. Creare dei fumetti, dei personaggi di fantasia per avvicinare i ragazzi al mondo della legalità e farlo in modo giocoso è stata un’idea vincente, per cui gli alunni si sono appassionati, parlando di questi supereroi, che rappresentano, in un certo senso, gli aiutanti della Polizia.
I due poliziotti hanno portato in dono ai ragazzi delle classi quarte una sorta di agenda, “Il mio diario”, che li accompagna, in un percorso giocoso, allegro e divertente, a conoscere meglio di cosa si occupa la Polizia di stato e qual è il campo d’azione.
È l’iniziativa di educazione alla legalità promossa dalla Polizia in collaborazione con il ministero dell’Istruzione e del Merito, realizzata dall’Ufficio IV comunicazione istituzionale del Dipartimento della pubblica sicurezza che, in più di dieci anni, ha raggiunto più di un milione di ragazzi. Quest’anno, la trasformazione in un vero e proprio “Quaderno didattico interattivo”, un compagno di viaggio ricco di attività, curiosità, stickers e di un inserto sui principi fondamentali della Costituzione italiana.
Quest’anno, il volume ha una tiratura di 75mila copie per gli alunni delle classi quarte delle scuole Primarie. La distribuzione, per la prima volta, a tutte le scuole pubbliche e paritarie della provincia di Roma, di Milano, Lodi, Massa-Carrara, Oristano e Siracusa.
I poliziotti presenti hanno poi illustrato i vari ambiti di intervento per la difesa del paese, per la libertà e per la sicurezza di tutti i cittadini, così come sancito dalle leggi dello Stato e dalla Costituzione.
Hanno spiegato che le auto dei poliziotti si chiamano “pantere” per la carrozzeria più resistente rispetto alle normali automobili, al fine di fronteggiare ogni tipo di pericolo. Si chiamano così anche perché, in passato, erano di colore nero, con fari luminosi, proprio come gli occhi di una pantera.
“La legalità può sembrare un concetto da adulti però riguarda tutti noi ed è un modo di affrontare la vita, entra nelle scelte che compiamo ogni giorno. Seguendo proprio la strada maestra della legalità cioè tutti quei valori e quelle regole, che ci aiutano a trovare sempre la via giusta sia a scuola, a casa, nello sport, nella strada, possiamo aspirare a divenire buoni cittadini”, ha spiegato ancora uno degli agenti.
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