La 4a Commissione ‘Ambiente, Territorio e mobilità’ presieduta dall’onorevole Giuseppe Carta, ha approvato un emendamento, presentato dall’on. Giorgio Assenza capogruppo di FdI, che consentirà la sanatoria delle costruzioni realizzate tra il 1976 e l’1 ottobre 1983, entro i 150 metri dal mare.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 40)La sanatoria delle case abusive realizzate entro i 150 metri dal mare, tra il 1976 e l’1 ottobre 1983, sarà presto legge.
Lo aveva anticipato qualche settimana fa il presidente della regione Schifani, in occasione del convegno sul turismo di Fratelli d’Italia che si è svolto a Brucoli.
La 4a Commissione ‘Ambiente, Territorio e mobilità’ dell’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato ieri, nel corso della discussione del disegno di legge ‘Disposizioni in materia di urbanistica ed edilizia’, presentato dal governo regionale, un emendamento presentato dall’on. Giorgio Assenza, Capogruppo di Fratelli d’Italia.
Il presidente Schifani aveva anticipato che la posizione del governo sarebbe stata di neutralità, sebbene si fosse espresso a favore dell’opportunità di risolvere il problema delle case reso non sanabili dal mancato rispetto della norma regionale che ha introdotto nel 1976 il divieto di edificare entro i 150 metri della battigia.
In realtà non si tratta di una nuovo condono edilizio, ma della riapertura dei termini di quello del 1985, noto come legge Nicolazzi, dal nome del ministro dell’epoca che lo propose.
Per ottenere il condono, è infatti necessario che per le costruzioni sia stata presentata la domanda di sanatoria nei termini previsti dalla sanatoria del 1985.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 40)Non potranno comunque essere condonati gli edifici abusivi realizzati dopo l’1 ottobre 1983, perché in quella data è entrata in vigore della legge Galasso che impose il vincolo, attualmente valido, a 300 metri dalla battigia.
Le costruzioni interessate, secondo stime assolutamente sommarie, potrebbero essere circa 400 mila, con una grossa concentrazione nella zona di Triscina a Castelvetrano, la più celebre, fino al litorale di Agnone ad Augusta.
Soddisfatto l’on. Assenza.
“Spero che l’iter possa continuare quanto prima in aula e finalmente si ponga fine a questa incertezza che dura da circa 40 anni.
Non facciamo altro che rendere applicabile in Sicilia quello che è stato fatto con la sanatoria nazionale dell’85 nel resto d’Italia”.
Contrario il Partito democratico, che in commissione ha votato contro il provvedimento.
L’on. Nello Dipasquale ha attaccato il governo accusando l’assessore Pagana, che si è astenuta durante il voto, di nascondersi dietro il voto della commissione.
“Una norma che prende in giro la Sicilia e che rischia di alimentare solamente illusioni, in nome di una logica secondo la quale la tutela dell’ambiente ed il rispetto delle regole possono essere sempre superate”.






