
Quanto sembra lontano quel 31 gennaio del 2024 quando, al termine di una tormentata giornata, la giunta regionale presieduta dal presidente Schifani nominava i direttori generali delle nove Aziende sanitarie provinciali e delle nove Aziende ospedaliere.
Le nomine furono il risultato di una lunga ed estenuante trattativa tra i partiti della maggioranza di centrodestra, ampiamente documentata nelle cronache giornalistiche, anche con interviste a personaggi autorevoli, per imporre ognuno il proprio candidato alla guida di questa o quella Asp o Azienda ospedaliera.
La trattativa si concluse con la nomina di 18 direttori, tutti professionisti con esperienza e competenza certificate, distribuiti secondo il rigoroso rispetto del patto 6-6-2-2-2.
Che non è uno schema calcistico, anche perché 18 in campo per una squadra sarebbero troppi, ma il criterio stabilito per la distribuzione delle nomine tra i partiti della maggioranza.
Sei direttori erano indicati da Forza Italia e altrettanti da Fratelli d’Italia, due ciascuno da Lega, Dc e Mpa.
A Siracusa, per esempio, la spuntò Forza Italia che impose Alessandro Caltagirone, contro Fratelli d’Italia che chiedeva la riconferma di Lucio Ficarra, poi dirottato all’Asp di Caltanissetta.
Non ricordiamo particolari espressioni di indignazione nell’ambito del centrodestra, se non la rabbia per non avere ottenuto ogni partito tutto quello che chiedeva,
Allora furono in pochi a chiedersi perché per un partito fosse così importante avere il direttore generale della struttura sanitaria scelto tra i propri uomini o donne, sembrava ovvio e non era certo per come avrebbe scelto l’arredamento del proprio ufficio.
Dopo l’inchiesta della Procura di Palermo sugli appalti truccati, ora che sul governo regionale aleggia il fantasma di Cuffaro, è invece corsa allo smarcamento: tutti indignati per il ruolo della politica nella Sanità.
Il vicepresidente della Commissione Bilancio alla Camera, Luca Cannata, mai tenero con il direttore dell’Asp di Siracusa, ha annunciato di avere condiviso la richiesta del suo collega di partito Ciancitto che ha chiesto ispezioni sugli ospedali siciliani.
“Le ultime notizie sulle possibili irregolarità nelle procedure di sanificazione e pulizia delle sale operatorie confermano, purtroppo, ciò che avevo già segnalato da tempo sulle opacità nella gestione della sanità della nostra provincia. Già nei mesi scorsi avevo chiesto ispezioni formali all’ASP di Siracusa – dall’AERCA piano sanitario ambientale al caso del minore finito in psichiatria – perché era chiaro che il livello di trasparenza e controllo non fosse all’altezza della tutela dei cittadini.
La salute si difende con atti, controlli e responsabilità. È necessario garantire ai cittadini ospedali sicuri, reparti efficienti e procedure chiare.
La sanità è una cosa seria, e come ho fatto in tutti questi mesi continuerò a pretendere trasparenza, controlli e verità”.
Il presidente della Commissione bicamerale per l’insularità, Tommaso Calderone di Forza Italia, ha presentato una interrogazione al ministro Schillaci per chiedere l’intervento degli ispettori ministeriali.
Calderone chiede al ministro se “non ritenga opportuno, nell’ambito delle proprie competenze e attraverso l’esercizio dei poteri ispettivi previsti dalla normativa vigente, disporre una verifica approfondita sul funzionamento delle procedure di appalto nel sistema sanitario siciliano, con particolare attenzione alle modalità di banditura e assegnazione delle gare, al ruolo dei dirigenti sanitari e ai meccanismi di controllo interni”.
Il parlamentare di FI ha anche sollecitato il ministro della Sanità a intraprendere “iniziative volte a rafforzare la trasparenza amministrativa, la vigilanza sulle procedure pubbliche e la formazione del personale preposto, al fine di prevenire ogni possibile forma di distorsione o conflitto di interesse”.
Il Mpa invece alla prudenza e chiede la sospensione delle nomine negli enti regionali e nella sanità.
“In vista del vertice di maggioranza che si terrà il prossimo lunedì a Palazzo dei Normanni, nel corso del quale la tematica potrà essere trattata più ampiamente a margine del confronto sulla finanziaria, il Mpa invita a differire eventuali nomine negli Enti Regionali ed in particolare nel campo della Sanità, che richiede, come è di tutta evidenza, una specifica attenzione ai contesti, alle competenze, ai curricula”.
Tutto questa in attesa delle decisioni del Gip di Palermo sulle 17 richieste di arresti domiciliari per gli indagati.
Ma comunque vada, liquidare come “Sistema Cuffaro” quello che è in realtà il “Sistema Sicilia”, basterà forse a contenere i danni questa volta, ma non a risolvere un problema che è connaturato alle forme del potere e all’idea che ne ha molta parte della politica attuale.
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