
Si è svolto domenica 23 novembre 2025, nella palestra New Underground di Siracusa, l’appuntamento periodico dedicato agli approfondimenti tecnici e culturali del karate promosso da OPES Italia Settore Karate Shotokan.
L’incontro, solitamente riservato a istruttori e maestri, è stato aperto eccezionalmente anche agli allievi dal 4° al 1° kyu, selezionati dai rispettivi insegnanti per capacità e maturità nello studio.
A fare gli onori di casa sono stati il Luca Cantore e Fabio Palazzolo, entrambi docenti presso la stessa struttura, lieti di accogliere e sostenere lo svolgimento del seminario non solo come partecipanti ma anche come organizzatori.
A presiedere l’incontro è stato il maestro Pino Privitera, cintura nera 8° Dan, figura di riferimento nel panorama del karate tradizionale e Direttore Tecnico Nazionale OPES Italia per il settore Karate Shotokan.
Il Dt di OPES Italia, Privitera, ha dato prova di una competenza che travalica la dimensione tecnico-sportiva, portando i presenti in un percorso che intreccia storia, filosofia e cultura marziale, elementi fondamentali per comprendere l’essenza più profonda del karate-do.
Nel corso dell’evento spazio alla cerimonialità e tradizione. Oltre il gesto tecnico-sportivo, si sono svolte le pratiche cerimoniali del tatami, spesso eseguite in modo automatico dai praticanti, ma la cui origine solo in pochi conoscono davvero.
Il maestro Privitera ha guidato l’uditorio in una riflessione sul senso di tali ritualità, restituendo valore e consapevolezza a comportamenti tramandati da generazioni di maestri.
Lo Shioh (quattro direzioni) come cardine della didattica: sul piano tecnico, il maestro ha ribadito l’importanza dello Shioh, esercizio centrale nella sua visione pedagogica perché capace di sviluppare percezione spaziale e coordinazione nelle quattro direzioni cardinali. Non sorprende, infatti, che i programmi d’esame OPES Italia Settore Karate Shotokan– sia per kyu che per dan – da lui strutturati prevedano kihon con embusen a croce (shioh), in sostituzione dei tradizionali avanti-indietro ritenuti ormai limitanti per un karate moderno ma rispettoso della propria essenza.
Kata Jiin e Jitte: il valore della tradizione. Da convinto sostenitore del karate tradizionale, il M° Privitera ha guidato i partecipanti nell’esecuzione dei kata Jiin e Jitte, soffermandosi su passaggi ritenuti cruciali, con particolare attenzione ai tempi e allo sviluppo delle tecniche frontali. Un lavoro minuzioso che ha permesso ai presenti di cogliere sfumature spesso trascurate nella pratica ordinaria.
Prima dei saluti finali, il seminario si è concluso lasciando ai partecipanti nuovi spunti di riflessione, non solo sul piano tecnico ma soprattutto su quello culturale e formativo.
Il maestro Pino Privitera ha voluto ringraziare tutti i capi palestra intervenuti, sottolineando l’importanza della collaborazione e della condivisione nel percorso di crescita del movimento OPES Italia Settore Karate Shotokan, dando appuntamento al prossimo incontro.
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