Dopo la pubblicazione da parte di Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, dei dati aggiornati a oggi sulla qualità dell’aria, dopo l’incendio di sabato scorso all’impianto Ecomac, il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, ha sporto denuncia contro l’azienda presso il locale Comando dei Carabinieri.
“Non tollereremo che non paghi chi ha arrecato un così grave danno alla nostra città e ai nostri concittadini”.
I dati di Arpa sono riassunti in una relazione che si può leggere a questo link, e non comprendono ancora quelli relativi alle diossine e ai furani, composti del cloro altamente tossici, i cui esami non sono ancora completati.
Nella relazione dell’Arpa si sottolinea come l’incendio, e le conseguenti emissioni tossiche, abbiano risentito del conteso meteorologico particolarmente variabile, caratterizzato da un’evoluzione delle condizioni atmosferiche che ha influenzato in modo significativo il comportamento e la dispersione degli inquinanti rilasciati.
Nei giorni del 5 e del 6 luglio, il sistema di ventilazione prevalente ha favorito una diffusione dei fumi su un’area piuttosto ampia, con un trasporto degli inquinanti verso sud- est che ha contribuito a ridurne l’impatto localizzato.
In queste due giornate, la presenza di venti moderati provenienti principalmente da nord-ovest ha consentito al pennacchio di disperdersi in direzione della fascia costiera ionica, limitando fenomeni di accumulo al suolo in prossimità della sorgente.
Il giorno più critico è risultato essere il 7 luglio, quando la situazione è radicalmente cambiata a causa di una combinazione di fattori atmosferici sfavorevoli: l’assenza quasi totale di vento, un possibile strato di inversione termica nei bassi livelli dell’atmosfera e un marcato ristagno delle masse d’aria hanno ostacolato in modo netto la dispersione verticale e orizzontale degli inquinanti.
Queste condizioni hanno favorito l’accumulo del plume, termine utilizzato per definire la piuma o pennacchio di fumi, nei pressi del suolo, soprattutto nelle ore notturne e del primo mattino.
Le stazioni più esposte sono state: Augusta-Megara, Augusta-Marcellino e Priolo, in cui si sono rilevati valori più elevati di benzene, PM10 e H2S.
Il giorno successivo, l’8 luglio, sebbene la ventilazione abbia ripreso progressivamente vigore, tornando a interessare l’area con direzioni più organizzate e una moderata intensità, si registra ancora nella stazione Augusta- Megara alle ore 7 dell’8 luglio un picco orario di benzene e la concentrazione media giornaliera di PM10 risulta più elevata di quella del giorno precedente.
Per approfondimenti è possibile consultare i bollettini giornalieri sulla qualità dell’aria disponibili ai seguenti link:
• Bollettino qualità dell’aria – Stazioni PdV
• Bollettino qualità dell’aria – Stazioni non PdV
GUARDA IL VIDEO CON LA DICHIARAZIONE DEL SINDACO DI MARE
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