
Ancora brutte notizie sulla qualità dell’ambiente nelle città siciliane arrivano da Ecosistema Urbano di Legambiente, il Rapporto annuale che l’associazione realizza in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore.
Il rapporto si basa su 19 parametri che fotografano le performance ambientali di 106 città capoluogo in 5 macroaree: aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente.
I punteggi assegnati per ciascun indicatore identificano il tasso di sostenibilità della città reale rispetto a una città ideale, non troppo utopica visto che esiste almeno una città che raggiunge il massimo dei punti assegnabili per ognuno dei 19 indici considerati.
Dal rapporto emerge una realtà urbana ricca di criticità, ma con qualche segnale positivo, come l’incremento della raccolta differenziata, che per la prima volta, tra i capoluoghi, supera la media del 65%, con ben 15 oltre l’80%.
Cresce il numero dei passeggeri trasportati dal servizio di trasporto pubblico locale nelle città capoluogo, anche se si rimane ancora lontani dai livelli europei.
Trento, con il punteggio di 79,78 su 100, si aggiudica il titolo di migliore città, sui 106 capoluoghi, per performance ambientali, precede Mantova con 78,74 punti e Bergamo con 71,82, rispettivamente al secondo e terzo posto.
Lo scorso anno Trento era al secondo posto, preceduta da Reggio Emilia e seguita da Parma, quest’anno rispettivamente 6a e 7a.
In generale si registra un lieve peggioramento delle prestazioni in termini di qualità ambientale.
Cala al 54,24% la media del punteggio su obiettivi performance raggiunti e solo le prime due città della classifica superano il punteggio del 75%.
Il Sud è sempre in grande affanno, Cosenza resta l’unica città del Meridione tra le prime 20 con il punteggio di 65,76 è al 16mo posto, tre posti indietro rispetto allo scorso anno.
I primi 15 posti sono occupati tutti da città del nord, tra gli ultimi 10 ci sono 9 sono città del sud, 3 sono siciliane e 4 calabresi.
Le ultime tre, in particolare sono tutte calabresi: Crotone, Vibo Valentia e ultima Reggio Calabria con appena 21,33 punti, che prende il posto di Catania.
La prima delle città siciliane è Ragusa, 58ma con 54,40 punti, sebbene penalizzata dal trasporto pubblico locale, che recupera 11 posizioni rispetto allo scorso anno, pur peggiorando il punteggio.
Enna, 63ma punti, perde 20 posizioni, Trapani 67ma con 50,88, sono le uniche città siciliane con punteggio superiore a 50.
Più indietro le altre: Messina è 85ma con 45,43 tallonata da Agrigento 86ma con 45,27, poi Siracusa, 88ma con 44,82, Caltanissetta 97ma con 38,47, Catania è 100ma con 34,51 e Palermo 101ma con 32,88.
A Siracusa migliora la qualità dell’aria, aumentano le piste ciclabili e il solare pubblico.
Diminuisce leggermente la quantità di rifiuti prodotti per abitante mentre la raccolta differenziata aumenta dello 0,9% ed è ora al 51,2%.
Peggiorano la presenza di alberi e l’uso consapevole del suolo.
Siracusa è nell’elenco delle peggiori città per tre indicatori: Dispersione rete idrica, Offerta trasporto e Alberi in area urbana.
A Catania, che lascia l’ultimo posto dello scorso anno, la raccolta differenziata è ferma al 36,4% e aumenta la quantità di rifiuti prodotta.
Aumentano le polveri sottoli e il numero di passeggeri che usano il trasporto pubblico.
La città etnea figura tra le città peggiori per Passeggeri trasporto pubblico urbano.
Iscriviti al Canale WhatsApp di Webmarte TV in modo semplice e veloce.
Clicca qui per entrare nel canale e quindi premi il pulsante in alto a destra “Iscriviti”.
Non riceverai notifiche, ma potrai consultare i nostri articoli aggiornati quando vorrai.











