È stata firmata oggi la convenzione tra l’Ati, l’Assemblea Territoriale Idrica, costituita dai comuni della provincia di Siracusa, e Aretrusacque spa, la società mista costituita per la gestione del servizio idrico integrato in 19 comuni della provincia nei prossimi 30 anni.
La firma della convenzione di gestione rappresenta l’avvio operativo del nuovo gestore.
A fine luglio, al termine di una riunione concitata, l’Assemblea dei sindaci aveva approvato la costituzione della società, il cui 51% è detenuto dai comuni della provincia, il restante 49% dal Rti composto da Acea Molise e dalla Cogen spa di Catania, che si è aggiudicato la gara per l’individuazione del socio privato.
Restano esclusi i comuni di Buscemi e Cassaro, che hanno chiesto e ottenuto il riconoscimento della gestione del servizio in forma autonoma, in quanto comuni montani con popolazione inferiore a mille abitanti, come previsto dalla legge che regolamenta la materia.
Per l’Ati la convenzione è stata sottoscritta dal Commissario Rosaria Barresi, nominata dalla Regione proprio per provvedere in via sostitutiva a tutti gli adempimenti propedeutici e conseguenziali all’affidamento del servizio idrico integrato.
A rappresentare il socio privato è stato Roberto Cocozza, presidente del Consiglio di Gestione di Aretusacque spa e Amministratore Delegato di ACEA Siracusa srl.
La firma di oggi è stata preceduta da una accesa polemica tra i sindaci, con una dichiarazione di ieri dei sindaci di Avola, Portopalo e Francofonte, che hanno lamentato la mancanza di trasparenza.
“A distanza di parecchi mesi dalla costituzione coatta di Aretusa Acque è stata annunciata la firma della convenzione che segnerà i destini del servizio idrico della provincia nei prossimi 30 anni. I Comuni ignorano il contenuto, sia tecnico sia economico, degli accordi con il socio privato, frutto di una procedura gestita dall’Ati e dal suo commissario.
Si segnala che il testo definitivo della convenzione che recepisce l’offerta del privato, non è stata sottoposta neppure all’assemblea di Aretusa, ove i Comuni avrebbero potuto, sia pure in limine, formulare osservazioni.
I Comuni di Avola, Portopalo e Francofonte, a garanzia degli utenti di tutta la provincia, mantengono perciò ferme le proprie riserve”.
La firma della convezione arriva dopo quasi un anno dall’aggiudicazione della gara per l’individuazione del socio privato.
Il valore stimato dell’appalto è di oltre un miliardo e 200 milioni di euro e prevede la gestione di circa 2.000 chilometri di rete idrica e 1.300 chilometri di rete fognaria, servendo 166 mila utenze, per un totale di 390 mila abitanti.
La concessione avrà una durata di 30 anni a decorrere ad oggi e prevede investimenti per 366 milioni di euro per l’ammodernamento della rete idrica che, si stima, attualmente produce perdite che in qualche comune raggiungono il 67% della quantità di acqua immessa nelle tubazioni.
Il servizio interesserà 19 dei 21 comuni cella provincia.
Aretusacque e Acea Siracusa hanno già presentato un ricorso al Tar di Catania contro il bando di gara pubblicato da Sogesid S.p.A., in qualità di committente ausiliaria per conto del Commissario straordinario unico per la depurazione.
Secondo le due società, la competenza a gestire il bando di gara e la realizzazione delle opere, che sono inserite nel Poiano d’ambito, sarebbe del gestore del sistema idrico integrato.
Il Tar di Catania ha fissato al prossimo 26 febbraio l’udienza per la discussione di merito del ricorso.
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