Il Partito democratico della provincia di Siracusa prende posizione sulla bozza della nuova rete ospedaliera presentata due giorni fa nella Conferenza de sindaci (leggi l’articolo).
No ai tagli immediati previsti in funzione della destinazione a DEA di II livello del nuovo ospedale di Siracusa.
Il segretario provinciale Gerratana e la responsabile Sanità Antonella Fucile, condividono la posizione emersa nella riunione, di un congelamento della situazione attuale fino a che il nuovo ospedale non sarà realizzato.
“Il taglio dei posti letto non è accettabile senza che sia operativo il nuovo ospedale”.
Lunedì i sindaci produrranno un documento unitario, che sarà presentato in Commissione Salute dell’ARS il prossimo 22 luglio, per chiedere la conferma dell’attuale dotazione di 803 posti letto ed il rinvio di ogni riduzione solo dopo la reale apertura del nuovo nosocomio.
“La bozza della nuova rete ospedaliera regionale, attualmente in discussione, conferma la volontà della Regione Siciliana di procedere verso la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa, previa classificazione di DEA di II livello, il massimo livello di assistenza ospedaliera previsto.
Un riconoscimento importante, che però resta legato all’autorizzazione definitiva che ancora non arriva ed alla realizzazione di una struttura ancora tutta da costruire, con tempi stimati non inferiori ai 5-6 anni”.
I due dirigenti sottolineano, “con grande amarezza”, il consistente depotenziamento dei servizi sanitari della provincia.
“Tagli progressivi e costanti dei posti letto delle strutture pubbliche, tagli del personale sanitario, calo del livello qualitativo delle prestazioni, allungamento delle liste di attesa, chiusura di più servizi territoriali, progressiva carenza dei medici di base.
A fronte di questo non ci sono state azioni, proteste, grandi manifestazioni, mobilitazioni significative. Si è tollerato, nonostante le denunce per chiusure di strutture e disservizi di un comitato spontaneo in difesa della 194 e dei consultori, che nessuno battesse ciglio. Si è accettato che dall’aprile del 2024 ad oggi la conferenza dei sindaci non si riunisse perdendo ogni possibilità di rapporto tra i cittadini e le istituzioni”.
Gerratana e Fucile evidenziano come la bozza in discussione preveda riduzioni significative dei posti letto nella provincia, già in affanno sul piano dell’offerta sanitaria, entrando nel dettaglio per ciascun presidio ospedaliero (leggi il nostro articolo).
“Un’ulteriore criticità rilevata riguarda l’assenza, nella bozza, della Radiologia Interventistica per il futuro DEA di II livello, e della voce Centro Amianto per il Muscatello, forse, potenzialmente frutto di errori nella documentazione.
Nulla si dice, infine, sul personale necessario a garantire l’attivazione dei nuovi servizi e nemmeno sui tempi certi di attuazione delle modifiche previste”.
Inquietante è definita la dichiarazione di un sindaco sulle conseguenti riduzioni nel parco ambulanze del 118.
“È per noi auspicabile che si lavori per promuovere il benessere della persona nel suo complesso; per costruire una rete integrata: con i sindaci dei Comuni, i servizi delle Aziende Sanitarie, le singole persone, le famiglie e il volontariato per creare una rete di supporto territoriale, per assicurare risposte efficaci e appropriate alle diverse esigenze.
Le proposte non possono essere discusse senza che il territorio, le persone ne sappiano nulla.
La Regione tenga conto delle peculiarità e delle fragilità del territorio, evitando decisioni che potrebbero aumentare il disagio sanitario e sociale per migliaia di cittadini”.
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