
Emergono i particolari dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Palermo che ha chiesto gli arresti domiciliari per 18 persone, tra cui l’ex presidente della Regione Cuffaro e il manager dell’Asp di Siracusa Caltagirone.
Un vero terremoto politico che coinvolge la sanità e soprattutto l’Asp di Siracusa, dal momento che tra gli indagati, oltre al direttore generale, figurano tre funzionari e il direttore sanitario dell’ospedale Umberto I di Siracusa.
Ricordiamo che nell’elenco degli indagati, per i quali il Pm ha richiesto gli arresti domiciliari, ci sono: il manager Alessandro Caltagirone, il direttore sanitario dell’ospedale Umberto I di Siracusa Paolo Bordonaro, la dirigente del provveditorato Giuseppa Di Mauro, il bed manager dell’Asp Vito Fazzino e il direttore amministrativo dell’ospedale Avola Noto, Paolo Emilio Russo.
Secondo i magistrati ci sarebbe stato un comitato di affari occulto che, sfruttando anche le relazioni di Cuffaro, era in grado di “infiltrarsi e incidere sulle attività di indirizzo politico-amministrativo della Regione Sicilia e catalizzare il consenso elettorale del maggior numero di cittadini”.
Cuffaro avrebbe guidato questo comitato impartendo direttive agli altri indagati, “mediando con i rappresentanti di enti e imprese, con cui erano in corso o in esecuzione le intese corruttive, e stabilendo l’entità delle utilità indebite richieste”.
Al centro dell’inchiesta ci sono nomine di dirigenti e funzionari pubblici e regionali negli enti e apparati amministrativi di maggior rilievo nell’ambito di settori nevralgici come la sanità, gli appalti e le opere pubbliche.
L’influenza sarebbe stata utilizzata, sempre secondo i magistrati, “in modo tale da potere poi condizionare, attraverso questa pregressa opera di fidelizzazione, l’attività di indirizzo politico-amministrativo della Regione Sicilia”.
I vertici del comitato di affari avrebbero quindi svolto un ruolo decisivo di intermediazione “rimanendo, poi, a disposizione in modo da favorire la massimizzazione dei profitti e rimuovendo gli ostacoli che avrebbero potuto impedire o rallentare gli esiti favorevoli degli affari”.
L’inchiesta riguarda l’appalto per le pulizie all’Asp di Siracusa, il concorso per 15 posti di operatore socio sanitario al Trauma center dell’ospedale Villa Sofia di Palermo e gli appalti del Consorzio di Bonifica della Sicilia occidentale che dipende dalla Regione siciliana.
Il presidente della Regione Schifani ha affidato il suo commento sul terremoto scatenato dall’indagine a un breve comunicato.
“La Presidenza della Regione segue con la massima attenzione e con il massimo rigore gli sviluppi dell’inchiesta odierna della Procura di Palermo con riferimento all’Asp di Siracusa, riservandosi di adottare i provvedimenti di competenza all’esito della pronuncia del Gip”.
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