Per Sinistra Italiana, quella che sta vivendo la zona industriale rappresenta una crisi di sistema.
Lo afferma il segretario provinciale Seby Zappulla in un comunicato a nome della federazione di Siracusa di Sinistra Italiana, in cui si richiama quanto sostenuto più volte dal partito.
“Lo abbiamo detto più volte, anche in occasione della visita del nostro segretario nazionale Fratoianni, giunto a Siracusa il 28 marzo scorso per partecipare allo sciopero dei metalmeccanici e all’iniziativa sulla crisi industriale ‘Dalla crisi industriale alla Lotta per il lavoro’”.
Per Sinistra Italiana le crisi industriali che hanno colpito gli asset dell’area industriale siracusana, Sasol, Eni Versalis, GoiEnergy, IAS e l’indotto sono l’effetto di un processo di deindustrializzazione evidente e diffuso in corso da diversi anni, ed averle affrontate separatamente è stato un grave errore.
Il partito federato con i Verdi in AVS attribuisce le principali responsabilità alla politica locale e dei governi regionale e nazionale.
“In questi mesi abbiamo letto di diversi accorati appelli. Promesse e impegni rimasti sulla carta.
Noi condividiamo lo spirito e il contenuto della preoccupazione espressa dai sindacati metalmeccanici: siamo al bivio, rischiano il collasso economico, ambientale, occupazionale.
Occorre una svolta radicale, nel solco della transizione energetica, che punti alla bonifica dei siti inquinati e alla riconversione industriale, a salvare l’occupazione.
Continuiamo a ritenere utile e necessario quindi tornare sull’argomento e proporre una mobilitazione del territorio”.
La Federazione di Siracusa di SI ricorda il presidio della portineria Sasol di qualche settimana fa per manifestare contro i licenziamenti mascherati da cassa integrazione, e quello davanti le portinerie di Eni Versalis nel corso del quale è stato distribuito il testo delle interrogazioni parlamentari di Alleanza Verdi Sinistra sul piano Versalis.
Interrogazioni che peraltro attendono ancora le risposte del governo Meloni e del ministro Urso.
“Sulla vertenza Eni Versalis non intendiamo indietreggiare di un passo, torneremo davanti le portinerie nei prossimi mesi. Sulla vertenza Sasol pronti a mobilitarci ancora a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori se dovessero essere abbandonati”.
Martedì prossimo gli attivisti del partito saranno davanti l’IAS per un volantinaggio al quale invitano invitiamo le forze sindacali, i cittadini, le forze politiche e i lavoratori e le lavoratrici dell’area industriale di Siracusa.
SI definisce IAS “un altro asset in crisi abbandonato dal governo regionale, bomba economica, ambientale e occupazionale pronta a scoppiare”.
“La crisi non va in ferie.
Noi restiamo sul campo a difendere gli interessi del territorio e delle lavoratrici e dei lavoratori siracusani”.

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