
Anche quest’anno dalla classifica delle Qualità della vita, pubblicata dal Sole24ore, arrivano pessime notizie per le province siciliane e per quella di Siracusa in particolare, che crolla al 106mo posto tra le 107 province italiane.
Peggio che in quella di Siracusa si vive solo nella provincia di Raggio Calabria, che si conferma all’ultimo posto nella classifica.
La classifica, la più completa tra quelle pubblicate ogni anno in Italia, giunta alla 36ma edizione, fotografa il livello di benessere nei territori in base a 90 indicatori, suddivisi in 6 macro categorie tematiche, ciascuna composta da 15 indicatori.
Le macro categorie analizzate sono: Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Ambiente e servizi, Demografia, Società e salute, Giustizia e sicurezza, Cultura e tempo libero.
Anche quest’anno in testa alla classifica troviamo tutte le province del Nord e dell’arco alpino, con il Trentino regione in cui si vive meglio, dove la percezione della sicurezza è elevata: sette persone su 10 camminerebbero da sole al buio.
Al primo posto c’è Trento, seguita da Bolzano e Udine.
Tra le grandi città, la prima è Bologna al 4o posto, che guadagna 5 posizioni rispetto allo scorso anno, Milano sale alla 12ma posizione dall’8o dello scorso anno, Firenze conferma la 36ma, Roma guadagna 13 posizioni e passa dalla è 59 alla 46ma.
In coda alla classifica, Napoli guadagna due posizioni ed è 104ma.
La prima provincia del sud è Cagliari 39ma, seguita da Bari 67ma e Messina 91ma.
Per trovare la prima di quelle siciliane bisogna scorrere la classifica delle 107 province italiane fino all’82ma posizione, dove si colloca Ragusa che pur perdendone una si conferma la provincia siciliana in cui si vive meglio.
Ragusa è seguita nell’ordine da Enna 87ma che guadagna ben 10 posizioni rispetto allo scorso anno, poi Messina che si conferma al 91mo posto, Trapani 93ma (era 85), Agrigento 95ma (era 96ma), Catania crolla al 96mo posto perdendo ben 13 posizioni, Palermo ne guadagna 3 ed è ora 97ma, Caltanissetta perde 5 posizioni ed è 103ma.
Infine, come detto, Siracusa penultima al 106mo posto.
Chi nasce oggi in provincia di Siracusa ha la speranza di vivere tre anni e mezzo in meno rispetto a chi nasce a Treviso o Lecco, due anni in meno della media nazionale.
Nelle province di Treviso e Lecco la speranza di vita alla nascita è di 84,90 anni, a Siracusa è di 81,50 anni. Mentre la media nazionale è di 83,45 anni.
Un dato in evidente relazione con la qualità dei servizi sanitari e l’accesso alla prevenzione e alle cure mediche.

Vediamo il dettaglio delle singole macro categorie per la provincia di Siracusa.
Nella classifica basata su ‘Ricchezza e consumi’, dove lo scorso anno era al 103mo posto, ora è al 102mo.
Nella classifica ‘Affari e lavoro’ è all’86mo posto, recupera ben 13 posizioni rispetto allo scorso anno, ed è al 3o posto per trend di arrivi turistici e al primo per il numero di imprese cessate ogni 100 registrate.
In ‘Giustizia e sicurezza’, la provincia aretusea è la 83ma e perde 10 posizioni.
La provincia crolla in ‘Demografia e società’, dove perde 25 posizioni ed è ora 102ma. Qeulla di Siracusa è la 104ma provincia per mortalità per tumore, 105ma per mortalità evitabile, 103ma per la qualità della vita delle donne e 106ma e penultima per la speranza di vita alla nascita.
Ancora 102ma in ‘Ambiente e servizi’, dove lo scorso anno era 104ma.
In ‘Cultura e tempo libero’, perde 6 posizioni e ora è 97ma.
Sono dati per molti versi preoccupanti, sui quali va aperta una riflessione, non per alimentare polemiche sterili e strumentali, ma per capire quali sono le azioni che possono portare la provincia fuori dalla palude in cui si trova.
Le classifiche complete sono disponibili a questo link.
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