
Siracusa, la stazione marittima a Siracusa diventerà realtà entro un anno e mezzo e sarà posizionata in un edificio di Molo Sant’Antonio. L’ambizioso progetto prevede una copertura totale di spesa di circa 30 milioni di euro.
A illustrare questa mattina a Palazzo Vermexio i dettagli del progetto sono stati il sindaco di Siracusa Francesco Italia e il presidente dell’Autorità di sistema portuale per la Sicilia orientale, Francesco Di Sarcina. Quest’ultimo ha dichiarato che la prossima settimana saranno definiti i dettagli per la gara d’appalto ed entro i primi mesi del 2026 partiranno i lavori.
L’obiettivo è quello di far diventare il molo Sant’Antonio un’area a servizio della città e dei crocioeristi e diportisti che faranno tappa nel capoluogo aretuseo.
“Il progetto dimostra il senso di concretezza dell’Autorità portuale – ha detto il sindaco Italia – siamo felici, infatti, che si sia deciso di non investire in nuove strutture ma di riqualificare l’esistente e, per di più, di farlo attraverso un concorso internazionale che coinvolge la facoltà di Architettura dell’Università di Catania e gli ordini professionali. Sono certo che il risultato finale sarà degno della città e che, da questa nuova infrastruttura, la bellezza del nostro Porto Grande potrà essere goduta da turisti e siracusani”.
La gara per appaltare i lavori è ormai pronta: “Rappresenta il risultato della massima sinergia tra enti e partner interessati – ha evidenziato Di Sarcina – sarà ristrutturato e riqualificato, all’interno e all’esterno, un vecchio capannone, che fungeva da magazzino, abbandonato da oltre ventanni, situato nel molo Sant’Antonio in una posizione strategica per garantire servizi e attività portuali”.
Nella prima fase si procederà alla ristrutturazione interna del vecchio stabile, per il quale è in fase di chiusura una progettazione esecutiva, già in gara nelle prossime settimane.
Nella seconda, si lavora sulla parte esterna (fabbricato e aree circostanti), che dovrà avere una conformazione architettonica in grado di dialogare con il contesto paesaggistico e urbanistico d’inserimento, e sarà realizzata attraverso la promozione di un concorso di progettazione internazionale in due fasi: nella prima, il vaglio di un’idea progettuale, nella seconda l’approfondimento con il relativo affidamento della progettazione PFTE ed esecutiva dell’idea originaria finalizzata all’avvio della procedura di gara per la realizzazione delle opere previste negli elaborati progettuali vincitori del concorso di progettazione.
In questo modo si ha la certezza di esecuzione reale dell’opera, che non resta solo un’idea, e che invoglia alla partecipazione i grandi studi internazionali di architettura.
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