Otto immobili per un valore complessivo di 185.000 euro sono stati sottoposti a sequestro conservativo dai Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, su disposizione della Corte d’Appello e su richiesta della Procura Generale etnea.
I beni, situati nel territorio catanese, appartengono a Mario Umberto De Felice, ex rappresentante legale della società “Corpo di Vigilanza La Celere S.r.l.”, e sono finiti al centro di un’inchiesta per bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale.
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catania, De Felice – in concorso con la moglie Giovanna Genovese – avrebbe distratto parte del patrimonio aziendale della società fallita nel 2009, compiendo operazioni volte a sottrarre beni e risorse alla massa fallimentare.
Le attività investigative, delegate dalla Procura della Repubblica di Catania, hanno ricostruito una serie di operazioni ritenute illecite, riconducibili alla gestione societaria degli ultimi anni prima del fallimento.
Le ipotesi accusatorie riguardano appropriazioni indebite e irregolarità contabili, con l’obiettivo – secondo gli inquirenti – di eludere i creditori e ostacolare le procedure giudiziarie.
Il sequestro cautelare rappresenta un passaggio fondamentale per garantire la futura esecuzione di eventuali risarcimenti e per preservare il valore patrimoniale collegato all’inchiesta. L’indagine prosegue per accertare ulteriori responsabilità e per ricostruire l’intera rete di operazioni che avrebbe portato al dissesto dell’azienda.
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