
A quanto pare, è di origine dolosa l’incendio che ha distrutto, nella nottata di giovedì 4 dicembre l’auto di don Carmelo Scalia, parroco della chiesa di san Francesco.
Le fiamme, che si sono sviluppate intorno alle 3, hanno immediatamente avvolto l’auto del sacerdote, distruggendola completamente.
Don Scalia ha immediatamente lanciato l’allarme chiamando i Vigili del Fuoco. Sul posto presenti anche i Carabinieri della stazione di Francofonte che hanno ascoltato il sacerdote e raccolto le immagini del sistema di videosorveglianza del quartiere.
Già nel mese di novembre la parrocchia era stata presa di mira: erano state rovesciate per terra le statue delle Madonne.
Don Carmelo Scalia, tramite il suo profilo social ha scritto, “Carissimi amici, ancora una volta Francofonte ha vissuto una notte da incubo ancora una volta è la nostra Parrocchia ad essere presa di mira stavolta, però, attraverso, la mia macchina. Ha preso fuoco da sola? qualcuno le ha dato fuoco? Non lo sappiamo! Comunque, Francofonte, rimane la nostra bella Francofonte, non odiamola, ma andiamo avanti nella certezza che presto tutto si aggiusterà, Francofonte ritornerà a risplendere. Dio ci benedica!” .
Tanti i messaggi di solidarietà giunti a sostegno del sacerdote. “L’Amministrazione Comunale esprime piena solidarietà a Padre Carmelo per il grave episodio che ha visto coinvolta la sua automobile, ritrovata bruciata. In attesa che le autorità competenti facciano chiarezza sull’accaduto e ne verifichino l’eventuale natura dolosa, manifestiamo la nostra vicinanza umana e istituzionale a padre Scalia e all’intera parrocchia di San Francesco. Francofonte non è quella che stanno cercando di fare apparire”.
“Esprimiamo la nostra piena e incondizionata solidarietà a don Carmelo Scalia, parroco della Parrocchia San Francesco d’Assisi, per il vile atto incendiario che ha colpito la sua automobile la scorsa notte. Non vogliamo abituarci alla rappresentazione di Francofonte che si sta sempre più affermando nell’ultimo periodo. Al tempo stesso non vogliamo nemmeno nascondere la polvere sotto il tappeto: c’è un problema e va affrontato e le istituzioni, tutte, devono prenderne consapevolezza. Siamo stanchi dei luoghi comuni che continuano a ripetere che Francofonte non è questa. Chiediamoci piuttosto, tutti insieme, perché sempre più frequentemente siamo costretti a commentare, sgomenti, atti inqualificabili. È la strada più faticosa ma è l’unica che può portare alla fine di questo tunnel buio. Affidiamo il nostro Paese e ciascuno di noi all’intercessione della Madonna della Neve Patrona di Francofonte e di San Francesco d’Assisi perché continuino a vegliare sulla nostra vita e ci spronino a cercare e fare sempre il bene”, ha scritto don Luca Gallina a nome della comunità parrocchiale della Chiesa Madre.
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