
Il Maggiore Daniel Amato, comandante della Polizia Locale di Francofonte, aveva annunciato nei giorni scorsi l’intenzione di interrompere anticipatamente il proprio incarico a partire dal 1° ottobre 2025, rispetto alla naturale scadenza fissata al 31 dicembre.
La decisione era stata motivata da ragioni personali e professionali.
L’annuncio ha però suscitato una forte reazione all’interno del Corpo e tra i cittadini, che hanno espresso vicinanza e riconoscenza per l’operato del comandante.
“Per noi è un punto di riferimento imprescindibile – commentano alcuni agenti –. Con lui abbiamo affrontato situazioni difficili e sappiamo di poter contare su una guida sempre presente e leale.”
“Il Comandante non è solo il nostro dirigente – aggiunge un altro agente – ma una figura che ci ha sempre sostenuto anche come persone. Per la comunità di Francofonte rappresenta un baluardo di legalità e un esempio di dedizione.”
Accanto agli agenti, si sono fatti sentire anche i cittadini. “Il comandante Amato è sempre stato disponibile, anche nei momenti più complicati della vita del paese. Non possiamo perderlo proprio adesso”, afferma un residente.
“Lo vediamo non solo come un ufficiale, ma come un uomo che ha saputo costruire un rapporto diretto con la gente, con la Chiesa e con le associazioni”, sottolinea un esponente di un’associazione locale.
Un altro cittadino aggiunge: “La sua presenza è un segnale di sicurezza per tutti noi. Se resta, ci sentiamo più tutelati e più vicini alle istituzioni.”
Sotto la sua guida, il Corpo di Polizia Locale si è sviluppato e ha ampliato la propria efficacia ed efficienza, distinguendosi per rigore, forza e costante presenza al servizio della città.
Risultati che hanno rafforzato l’immagine di un comando dinamico e affidabile, capace di coniugare sicurezza, legalità e vicinanza al territorio.
Non sono mancati, però, anche detrattori. Lo stesso Amato ha ricordato come un ufficiale non debba necessariamente piacere a tutti: “Il mio compito è svolgere il lavoro con serietà e fermezza. È naturale che chi cerca di ostacolare l’operato della Polizia Locale possa vedermi come un avversario. Ma il dovere viene prima di ogni consenso.”
Di fronte a questo clima di sostegno e di riconoscimento, il comandante ha deciso di prendersi del tempo e di valutare la possibilità di restare almeno temporaneamente in servizio.
“Non voglio che la mia decisione venga interpretata come codardia. Un comandante non abbandona la nave nei momenti difficili”, ha detto.
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