Dopo il passaggio di Grande Sicilia all’opposizione, con l’abbandono dei 4 assessori che ne erano espressione nella giunta, si è aperta di fatto una crisi amministrativa i cui sbocchi non sono ancora chiari.
Forza Italia e Partito democratico chiedono alle opposizioni di presentare una mozione di sfiducia contro il sindaco Lo Faro per andare al voto nella tornata delle amministrative della prossima primavera.
Il sindaco, da parte sua, ha nominato la nuova giunta e prosegue nella sua azione amministrativa, nonostante sia in netta minoranza al consiglio comunale.
In comunicato nei giorni scorsi, Pd, M5s e Sinistra Futura avevano invocato “senso di responsabilità da parte di tutte le forze di opposizione”, a presentare una mozione di sfiducia sottoscritta da tutte le forze disponibili, con l’obiettivo di andare al voto nella primavera del 2026.
Il coordinamento cittadino di Grande Sicilia, con un comunicato, chiarisce la propria posizione, accusando Pd e Forza Italia di invocare la fine del mandato amministrativo di Lo Faro, senza produrre niente di nuovo.
“A seguito del passaggio all’opposizione di Grande Sicilia – MPA e della riorganizzazione politica a livello cittadino, si è aperta a Lentini una nuova fase di riflessione responsabile sull’amministrazione e sulle prospettive istituzionali.
In questo contesto, il Movimento – realtà plurale e strutturata, frutto dell’aggregazione di più esperienze civiche – esprime una visione compiuta e autonoma del futuro amministrativo della città. Le reiterate dichiarazioni sulla ‘sfiducia’ provenienti dal PD e riprese da Forza Italia, evocate da anni senza tradursi in atti istituzionali concreti, pongono legittimamente il dubbio che tali iniziative rispondano più all’esigenza di accreditare leadership e candidature predefinite a Sindaco, che a una reale volontà di imprimere una svolta alla città, finendo di fatto per prolungare l’attuale governo di Lo Faro.
Pertanto, Grande Sicilia – MPA ritiene che una mozione di sfiducia, per essere credibile, non possa diventare un pretesto per imporre nomi e poltrone di candidati a Sindaco preconfezionati.
Allo stesso modo, respinge l’idea che esistano scadenze elettorali “obbligate al 2026” da imporre all’opinione pubblica come dato acquisito.
Il nostro Movimento continuerà a valutare ogni iniziativa con autonomia, nell’interesse esclusivo della città, consapevole del ruolo determinante che oggi esercita in Consiglio Comunale.
Solo da un confronto serio, non condizionato da agende precostituite, potrà maturare una scelta realmente utile a restituire a Lentini una guida autorevole e una prospettiva amministrativa credibile.”
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