
“Il sonno della ragione genera mostri”, questo il titolo dell’iniziativa di ieri dell’opposizione alla Giunta Lo Faro, annunciata come conferenza stampa, un attacco a tutto campo al sindaco Lo Faro, e introdotto i temi della prossima campagna elettorale per le amministrative del 2027.
Dopo l’introduzione del consigliere Pd Ciro Greco, che ha accusato il sindaco di cercare alibi per giustificare i suoi fallimenti, si sono succeduti gli intervenuti di Enzo Pupillo, Maria Cunsolo e Cristina Scuto.
Si tratta di tre assessori della prima giunta Lo Faro, quella che ha amministrato la città dalle elezioni di ottobre del 2021 fino a settembre 2023, quando fu azzerata dal sindaco Lo Faro dopo l’accusa ad alcuni esponenti della stessa maggioranza di avere provato a presentare una mozione di sfiducia contro il sindaco.
A fare la parte del leone è stato Enzo Pupillo, dirigente del Partito democratico che in quella giunta era assessore al bilancio.
Un vero e proprio fiume in piena, Pupillo ha attaccato l’operato della seconda giunta Lo Faro, accusandolo di inadeguatezza, e sottolineando il valore del lavoro e i meriti degli assessori della giunta precedente.
“La verità è che a fronte di una stagione luminosa, quella del 2022 e del 2023 nella quale molti finanziamenti del PNRR sono stati acquisiti e molte opere importanti sono state progettate, la gestione dei cantieri è stata un totale fallimento che ha messo in ginocchio una parte importante dell’economia locale e ha mostrato e mostra fino ad oggi trascuratezze e limiti che tutti i cittadini possono osservare nel merito di questi interventi”.
Dopo aver criticato la conferenza stampa della settimana scorsa nel corso della quale il sindaco ha fatto il punto sull’attività dell’amministrazione e sullo stato dei numerosi cantieri in città, Pupillo ha lanciato una sorta di discutibile “ammonimento” alla stampa.
“I giornalisti non possono essere preparati a conoscenza di tutti gli atti o i fatti amministrativi e che non possono partecipare alle conferenze stampa e la sera prima scaricarsi tutte le delibere e tutti gli atti e leggerli ma siccome ci troviamo in un contesto di questo tipo l’invito è a garantire sempre in ogni occasione il confronto e soprattutto il contraddittorio cioè di dare la possibilità sempre di consentire a tutti, ai cittadini, di sentire le diverse campane”.
Quindi l’attacco, punto per punto alle affermazioni del sindaco e dell’amministrazione.
Sulle opere pubbliche ha rivendicato il lavoro e i meriti degli assessori della prima giunta Lo Faro, Cunsolo e Scuto, “due donne che si sono spese senza risparmiarsi per produrre un risultato concreto a vantaggio della comunità e non riconoscerlo è pure una mancanza di cavalleria”.
“Io non so se queste opere cambieranno il volto della città lo stato di povertà, di marginalizzazione e di degrado è tale che per cambiare il volto della città occorrerebbe una terapia d’urto ben più netta che investe ambiti diversi l’economia, il lavoro, il disagio sociale per esempio io penso che sui progetti PNRR vanno distinti in modo chiaro due fasi una prima fase che è quella che ha riguardato l’acquisizione dei finanziamenti e la progettazione degli interventi e una seconda fase che è quella della gestione degli interventi”.
Sul presunto mancato finanziamento da parte del Ministero dell’Interno, ha rigettato le accuse dell’assessore Fisicaro sulla responsabilità della mancanza di alcuni atti preliminari alla tempestiva approvazione del bilancio consuntivo, che ha impedito al comune di concorrere a un bando che avrebbe potuto fruttare un finanziamento fino a 2.400.000 euro.
Sulla vicenda del cimitero, con la società concessionaria della gestione che ha ricevuto somme da 300 cittadini per acquistare loculi che non sono stati realizzati, Pupillo ha puntato il dito sull’amministrazione, ritenuta responsabile di quanto accaduto e di avere abbandonato al loro destino i cittadini che chiedono la restituzione delle somme pagate.
Alle ex assessore Cunsolo e Stuto, non è rimasto che riscostruire i passaggi cha hanno portato ad ottenere i finanziamenti di cui ora si farebbe merito il sindaco.
Maria Cunsolo ha ribadito le accuse sul continuo rinvio della gara per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti, il cui progetto era stato elaborato nella precedente giunta e che avrebbe portato a un considerevole risparmio.
Cristina Stuto ha sottolineato la mancanza di visione della città, che dovrebbe assumere il ruolo di cerniera tra le province di Catania e Siracusa
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