
Ha accolto la lectio magistralis del maestro Alberto Campo Baeza, tra i più importanti protagonisti dell’architettura internazionale, la Pirrera Sant’Antonio – Cava del Barocco, nel qual si è svolto nei giorni scorsi “Construir con la luz”.
L’evento promosso e organizzato da LaboCò Architettura Siracusa nell’ambito di E(X)TERNA, ciclo di iniziative dedicate alla terza missione universitaria e al dialogo tra istituzioni accademiche e territorio, sostenuta dalla Fondazione Museo Pino Valenti da Melilli, finanziata dal Comune di Melilli con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Siracusa ha posto al centro il tema della luce come materiale primario del progetto architettonico, elemento guida dell’intera ricerca del maestro madrileno.
Baeza, noto per un linguaggio progettuale essenziale, rigoroso e di straordinaria purezza concettuale, ha condiviso con il pubblico la propria visione della luce come strumento di costruzione, misura dello spazio e veicolo di rivelazione architettonica. La Pirrera, con le sue pareti di pietra e la sua atmosfera sospesa, si è rivelata uno scenario ideale per accogliere il suo pensiero.
L’evento ha registrato una grande partecipazione: autorità, professionisti, studenti di architettura e cittadini hanno riempito la cava, trasformata per l’occasione in uno spazio di dialogo culturale. Il maestro, visibilmente entusiasta e colpito dalla forza evocativa del luogo, ha espresso la propria soddisfazione per l’accoglienza ricevuta e per l’attenzione del pubblico.
La presenza di autorevoli rappresentanti del mondo accademico e professionale, tra cui il rettore dell’ università degli studi di Catania Enrico Foti, il presidente dell’Oappc di Siracusa Alessandro Brandino, il presidente della Fondazione Museo Pino Valenti Rosario Cutrona e Ester Sbona, referente per il Comune di Melilli del protocollo d’intesa con SDS, ha ulteriormente arricchito la serata con interventi di grande spessore.
“Accogliere il maestro Campo Baeza alla Pirrera Sant’Antonio – ha dichiarato a margine della serata il sindaco Giuseppe Carta – rappresenta un passo importante nel percorso di valorizzazione culturale e identitaria del nostro territorio. Melilli continua a investire sulla cultura come motore di sviluppo e come ponte tra comunità, istituzioni e mondo accademico”.
L’evento conferma la volontà condivisa delle istituzioni coinvolte di investire su iniziative capaci di generare visioni nuove e rafforzare il legame tra territorio e produzione culturale contemporanea.
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