
La pioggia insistente non ha fermato la marcia di attivisti e semplici cittadini che si oppongono alla realizzazione del ponte sullo Stretto.
Ieri a Messina era in tanti, 15 mila secondo gli organizzatori del corteo che, partito da piazza Castronuovo, è arrivato in piazza Duomo dove si è tenuto il comizio finale al quale ha partecipato la segretaria nazionale del Partito democratico Elly Schlein.
Tra i partecipanti al corteo anche il leader di Europa verde Angelo Bonelli.
“La lotta continua”, così Daniele Ialacqua, storico esponente di Legambiente e del comitato No Ponte – Capo Peloro, che ha organizzato la manifestazione, alla quale hanno aderito la Cgil e diverse associazioni, tra cui Greenpeace Italia, Legambiente, Lipu e WWF Italia.
“Oggi siamo in piazza a Messina al fianco dei cittadini e di oltre 80 associazioni, comitati, organizzazioni sindacali per ribadire il nostro no al Ponte sullo Stretto.
Chiediamo al governo di fermare le sue forzature per realizzare un’opera inutile e dannosa non solo per l’ambiente, ma anche per le tasche dei cittadini come certificato dalla Corte dei conti, il primo giudice terzo chiamato a esprimersi sul progetto voluto dal Governo”.
Per le associazioni, fin dall’inizio, il governo ha perseguito una strategia piena di forzature per nascondere l’inutilità e la dannosità del Ponte per cercare di scavalcare maldestramente le regole nazionali ed europee su ambiente e appalti.
“Chiediamo per l’ennesima volta al governo di fermarsi prima di sprecare altro tempo, energie e soprattutto soldi dei contribuenti per un’opera inutile che non serve né alla Sicilia, né alla Calabria né al Sud e si concentri invece sui veri problemi che affliggono il nostro Paese”.
Greenpeace Italia, Legambiente, Lipu e WWF Italia sottolineano come il parere della Corte dei conti abbia confermato quanto le associazioni sostengono da tempo e che hanno motivato nei due ricorsi presentati al Tar e nei tre reclami alla Commissione europea.
La Corte dei conti ha certificato la palese violazione della Direttiva Habitat e delle regole europee sugli appalti, sottolineando come le informazioni e i dati contenuti nella delibera IROPI non siano documentati e manchino di una reale istruttoria.
In testa al corteo l’ex sindaco di Messina Renato Accorinti, che ha annunciato azioni eclatanti se i lavori dovessero realmente iniziare, e ha sottolineato l’assenza di Conte e Landini.
“E se la sinistra andrà al governo noi saremo ancora più duri nel pretendere i diritti per i siciliani.
Conte e Landini dove sono? Dovevano essere qui”.
Dal palco di Piazza Duomo, dopo l’intervento del segretario generale della Cgil di Messina, Pietro Patti, che ha ringraziato i partecipanti e introdotto il comizio, è intervenuta Elly Schlein.
“Sono qui per supportare l’azione dei comitati per il no al ponte perché questo blocco è una vittoria vostra. Noi vi siamo al fianco”.
Poi si è rivolta al governo per chiedere di fermarsi.
“Vi dovete fermare e vi dovete scusare per la vergogna di aver buttato 13 miliardi sottraendo tutte quelle risorse a tutte le altre infrastrutture”
Bonelli ha accusato il ministro Salvini di avere ingannato il popolo del sud.
“Salvini voleva spacciare per nuovo un progetto vecchio di oltre trent’anni.
Il pilone di Cannitello sta sulla faglia attiva, hanno violato e direttive europee, erano così arroganti che pensavano di poter fare quello che volevano.
Oggi siamo qui per dire anche in nome del popolo italiano che un’altra Italia è possibile, perché anche la Sicilia, la Calabria hanno bisogno di ferrovie, scuole, ospedali.
Questa è una manifestazione del popolo del Sud che è stato ingannato da Salvini.”
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