
A poche ore dalla conclusione del conclave dei deputati regionali dei tre partiti di opposizione all’Ars, le segreterie regionali di Pd, M5s e Controcorrente hanno annunciato una serie di iniziative nei territori per lanciare l’alternativa a Schifani e al centrodestra.
Il ritiro di San Martino delle Scale si è concluso con l’annuncio della presentazione di una mozione di sfiducia al governo Schifani, firmata dai 23 deputati presenti, che hanno lanciato un appello agli altri parlamentari regionali per unire le loro firme in modo raggiungere il numero previsto di 36.
Perché l’iniziativa non risulti velleitaria è quindi necessario che la mozione sia sottoscritta da alcuni deputati dell’attuale maggioranza, cosa che al momento non sembra probabile, dal momento che gli eventuali dissenzienti rispetto alla linea dei partiti di centrodestra, difficilmente sarebbero candidati per una nuova legislatura.
In questo momento, inoltre, considerato lo “schianto” della Dc travolta dalle indagini della Procura di Palermo sugli appalti truccati, c’è attesa per gli sviluppi dell’inchiesta e per le decisioni che potrebbero prendere i singoli deputati per ricollocarsi in altri partiti del centrodestra, stravolgendo così gli attuali equilibri interni alla coalizione e cambiando le prospettive per le regionali del 2027.
Cateno De Luca, che con il suo Sud chiama Nord sembra sempre più organico ala maggioranza di centrodestra, ha subito replicato alla proposta delle opposizioni, rilanciando come è nel suo stile.
“Per evitare equivoci annuncio che anche Sud chiama Nord voterà questa inutile mozione. Ma se davvero tutte le opposizioni hanno gli attributi e vogliono fare una cosa concreta, la soluzione è semplice: dimettetevi tutti e 23, che lo faremo anche noi di Sud chiama Nord insieme a voi”.
Ma De Luca ha anche aggiunto:
“Alla nostra Regione non serve propaganda ma riforme serie per cambiare il sistema marcio che sta condizionando la Sicilia, come abbiamo denunciato più volte. Noi, come sempre, vogliamo cambiare le cose rimboccandoci le maniche, senza alcun timore, come facciamo in ogni singolo comune che amministriamo”.
Intanto Nuccio Di Paola, coordinatore regionale Movimento 5 Stelle, Valentina Chinnici, vice segretaria del Pd Sicilia e Ismaele La Vardera, coordinatore regionale di Controcorrente, a nome delle segreterie regionali dei tre partiti hanno rilanciato l’iniziativa dei parlamentari, e annunciato iniziative nei territori per raccontare “che un’altra Sicilia è possibile”.
“Alla luce delle scelte dei gruppi parlamentari sulla presentazione della mozione di sfiducia, le segreterie regionali Pd, M5S e Controcorrente non solo concordano sulla presentazione della stessa, ma rilanciano ad un’azione congiunta a supporto della mozione con mobilitazione dei territori per sensibilizzare i siciliani tutti.
A chi ci chiede se siamo pronti a dimetterci, rispondiamo che siamo prontissimi.
Ma ricordiamo che servono 36 firme contemporanee, altrimenti subentrerebbero i relativi primi dei non eletti, facendo un grande favore a Schifani. Forse qualcuno non conosce le regole del gioco”.
Ricordiamo che è anche in corso l’iniziativa lanciata dal leader di Azione Carlo Calenda, che sta raccogliendo le firme per chiedere al governo nazionale di sciogliere l’Ars per commissariarla.
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