Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha adottato il decreto attuativo che regola gli incentivi a fondo perduto per l’acquisto di veicoli elettrici.
Ma il fondo è destinato solo a persone fisiche e microimprese con residenza o sede legale nelle aree urbane funzionali, le Fua.
Chi risiede in aree escluse da questi flussi, dunque, non avrà accesso all’incentivo.
Secondo l’Istat, la City è una unità amministrativa locale dove la maggioranza della popolazione vive in un centro urbano con una popolazione di almeno 50.000 abitanti, la Fua, Functional Urban Area, è un aggregato di comuni contigui, composti da una City e dalla sua area del pendolarismo.
L’area di pendolarismo è definita dai flussi di pendolarismo per motivi di lavoro registrati al Censimento generale della popolazione 2011.
L’elenco ufficiale delle aree urbane funzionali italiane è stato già pubblicato da Eurostat.
In provincia, la FUA Area Vasta Syracusae, comprende i Comuni di Siracusa (Ente capofila), Avola, Floridia, Canicattini Bagni e Solarino.
Non potranno quindi accedere al contributo gli abitanti degli altri 16 comuni della provincia, tra cui Augusta, Lentini, Carlentini, Melilli, Noto e tutti gli altri non compresi nella Fua.
L’iniziativa, finanziata con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza mette a disposizione 597 milioni di euro, per favorire il rinnovo del parco circolante con veicoli a zero emissioni, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento urbano e al miglioramento della qualità dell’aria.
Per accedere al contributo, sarà necessario rottamare un veicolo termico fino a Euro 5.
“Con questo nuovo schema di incentivi, ha dichiarato il ministro Gilberto Pichetto, vogliamo accelerare la transizione anche nel settore della mobilità privata e commerciale, supportando concretamente cittadini e piccole imprese nei contesti urbani più esposti all’inquinamento. Grazie al PNRR, mettiamo in campo risorse importanti per favorire la diffusione dei veicoli a zero emissioni e contribuire a città più pulite e vivibili.
Il sostegno è calibrato per chi ha redditi più bassi e per le microimprese, perché la transizione deve essere sostenibile anche dal punto di vista sociale.
L’incentivo sarà riconosciuto alle persone fisiche per l’acquisto di un’auto elettrica (categoria M1), con un contributo di 9.000 o 11.000 euro in base al valore ISEE; alle microimprese, per l’acquisto di veicoli elettrici commerciali (categorie N1 e N2), fino a un massimo di 20.000 euro per veicolo, nel limite del 30% del prezzo di acquisto e nel rispetto della normativa “de minimis”.
Le richieste saranno gestite tramite una piattaforma informatica dedicata, sviluppata da Sogei, che consentirà la registrazione dei beneficiari, dei venditori aderenti all’iniziativa e la generazione dei bonus.
Il contributo sarà erogato sotto forma di sconto diretto in fase di acquisto.
Le modalità operative e la data di apertura della piattaforma per l’accesso agli incentivi saranno comunicate con apposito avviso sul sito istituzionale del Ministero.
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