L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, Arpa, ha reso noti i risultati dei campionamenti effettuati nei giorni successivi all’incendio dell’impianto Ecomac, fino al 16 luglio.
Quelli dei campionamenti successivi saranno resi noti non appena disponibili.
Cala la presenza di diossina e furani a Melilli, tornata nella normalità a Villasmundo mentre rimane elevata in prossimità dello stabilimento Ecomac, dove si è sprigionato l’incendio del 5 luglio.
In prossimità dell’impianto, nei giorni successivi all’evento il PCB ha superato il limite di 3 ng/m3 anche di 5 volte, a Villasmundo di circa una volta e mezzo.
Dati nella norma quelli riferiti all’inquinamento nei terreni.
Proviamo a sintetizzare i risultati del rapporto dell’Arpa, con una precisazione riguardo il limite della presenza di diossine e furani.
La normativa non stabilisce infatti un limite per la percentuale di diossina e furani presenti nell’atmosfera, per cui il confronto è fatto con il valore di 100 TE (fg/m3), stimato mediamente in ambiente urbano nel Documento: “Air Quality Guidelines for Europe“ – WHO Regional Office for Europe – Second edition (2000).
Il valore di 300 TE (fg/m3) è ritenuto indicativo della presenza di una fonte emissiva locale.
Questi i risultati nelle diverse postazioni.
A Melilli, nel campione prelevato tra il 5 e il 7 luglio sul terrazzo del Palazzo di Città, la concentrazione di PCDD/PCDF (diossine e furani), era di oltre 900 fg/m3, notevolmente al di sopra di entrambe i valori di soglia di riferimento.
Nel campione prelevato, dal 10 al 12 luglio, la concentrazione di diossine rilevata risulta ancora superiore ai valori di riferimento, sebbene con un decremento delle concentrazioni.
I valori registrati successivamente sono scesi a circa 440 fg/m3, nei prelievi effettuati tra il 14 e il 16 luglio.
A Villasmundo, i dati dei prelievi effettuati a Piazza Paternò Castello per il campione prelevato nelle 24 ore tra il 6 e il 7 luglio, le concentrazioni di PCDD/PCDF (diossine e furani) è risultata di circa 500 fg/m3, per scendere rapidamente a circa 100 fg/m3, già nelle 24 ore successive.
Nella postazione individuata presso l’area industriale, in prossimità dell’incendio, a circa 150 m dalla Ditta Ecomac, presso lo stabilimento “Rigenia Srl”, i valori di concentrazione di PCDD/PCDF (diossine e furani) hanno raggiunto il massimo oltre 60.000 fg/m3, valore davvero inquietante, nel campione prelevato tra il 12 e il 13 luglio, per poi diminuire al valore di 5.700 fg/m3 nei due giorni successivi.
A Priolo, i valori registrati nei prelievi effettuati nelle 48 ore tra il 14 e il 26 luglio nella postazione Terrazzo Palazzo Municipale, hanno raggiunto valori fino a 900 fg/m3.
Per quanto riguarda i campioni di suolo relativi ai “Top Soil”, i valori ottenuti ad oggi sono di gran lunga inferiori ai limiti riportati dalla normativa di riferimento, ovvero il D.Lgs. 152/06, Parte IV, Titolo V, Tabella 1 dell’Allegato; in particolare, i dati ottenuti sono inferiori sia alle CSC per i siti ad uso “Verde pubblico, privato e residenziale” (Col. A), che alle CSC per i siti ad uso “Commerciale e industriale” (col. B).
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