
Nessuna opera è stata definanziata. A precisarlo è l’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa, dopo alcune interpretazioni errate comparse sulla stampa locale in merito alle delibere 1574 e 1575 del 9 ottobre.
Si tratta, secondo quanto chiarisce la direzione generale, di una semplice rimodulazione tecnica delle fonti di finanziamento, che consente di coprire integralmente i progetti previsti con fondi statali ex articolo 20 della legge 67/88, liberando al contempo risorse del bilancio aziendale per oltre 2,2 milioni di euro.
Gli interventi interessati sono le case della comunità di Melilli, Siracusa Hub e Rosolini, e gli ospedali di Comunità di Pachino e Noto, tutti confermati e attualmente in fase di realizzazione secondo i cronoprogrammi contrattuali già avviati.
“Mi dispiace se le delibere siano state poco chiare e abbiano generato incomprensione – ha dichiarato il direttore generale dell’Asp, Alessandro Caltagirone – probabilmente a causa dei tecnicismi. Alcuni articoli hanno ipotizzato definanziamenti o rallentamenti, ma si tratta di interpretazioni infondate. Tutti i progetti restano confermati e pienamente finanziati”.
Fondamentale, secondo l’Asp, il ruolo dell’Assessorato regionale della Salute, che ha sostenuto l’azione dell’azienda sanitaria intervenendo con i fondi statali previsti dalla normativa, consentendo così di non gravare sul bilancio interno e di garantire comunque la piena attuazione degli investimenti.
Le scadenze previste non subiranno variazioni: “Le tempistiche – precisa Caltagirone – non dipendono dalla fonte di finanziamento, ma dai contratti in essere con le imprese, che restano vincolanti”.
Il direttore generale rivolge poi un appello alla comunità e risponde alle critiche:
“Provo dispiacere se qualcuno abbia voluto leggere in questa attività un segnale di inefficienza. Al contrario, il nostro obiettivo è chiaro: potenziare le strutture sanitarie territoriali per garantire più servizi, in modo capillare.
È un percorso complesso, ma che porteremo a termine entro marzo 2026”.
Dopo tale data, assicura l’Asp, verrà avviata l’attivazione progressiva dei nuovi servizi nelle strutture completate, inclusi i presidi ospedalieri come quello di Noto, attualmente interessato da un importante intervento di miglioramento sismico.
“Chiediamo a tutti – conclude Caltagirone – sostegno e pazienza in questa fase di intenso lavoro. Stiamo costruendo nuove strutture e, al tempo stesso, garantendo ogni giorno la continuità dell’assistenza sanitaria”.
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